Una sola card per accedere a dodici musei della Toscana, per conoscere e scoprire i grandi artisti del Medioevo e del Rinascimento con le radici culturali ben piantante nel Chianti e del Valdarno. E’ il nuovo strumento promozionale lanciato dai dieci Comuni della Provincia di Firenze che aderiscono al Sistema museale e territoriale del Chianti fiorentino e delle Verdi Terre di Toscana: Barberino Val d’Elsa, Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa in Val d’Arno, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa.
L'iniziativa - “Immagini e saperi” è una speciale card che consente libertà di ingresso e circolazione in tutte le realtà museali del Chianti e del Valdarno. Si acquista una sola volta al prezzo di 5 euro e si utilizza fino al prossimo 31 ottobre 2011 per accedere a tutti e dodici i musei aderenti e conoscere i grandi capolavori del passato custoditi al loro interno, incastonati in alcuni dei paesaggi toscani più apprezzati al mondo. Opere di alto pregio che hanno identificato un territorio, hanno costruito una memoria, hanno segnato e gradualmente esteso il percorso dell’arte che si è fatto strada lontano dai centri maggiori diffondendosi tra i luoghi di culto del contado fiorentino. I capolavori di Coppo di Marcovaldo, Ambrogio Lorenzetti, Masaccio e Andrea del Verrocchio non si trovano solo nelle capitali culturali del Rinascimento, nelle note città d’arte quali Firenze e Siena: sono pale d’altare, tavole e sculture legate all’arte sacra che abitano le chiese di campagna chiantigiana e valdarnese da quando sono nate e le impreziosiscono come parti integranti del contesto e del luogo per cui sono state ideate e realizzate. La grande arte cittadina trova spazio e nuova vita nel paesaggio degli ulivi, nel patrimonio naturale della campagna fiorentina, connaturata alle antiche pievi, ospitata nei musei e nelle sezioni di arte sacra, nei punti di riferimento culturale dei dieci Comuni. L’iniziativa messa in piedi dalle amministrazioni comunali che aderiscono al sistema museale e territoriale del Chianti fiorentino e delle Verdi Terre di Toscana, promosso con il contributo della Regione Toscana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, punta a rafforzare l’identità e il carattere unitario di un progetto che mira a rilanciare i piccoli spazi espositivi dell’area provinciale attraverso un’operazione congiunta che abbina valorizzazione del patrimonio artistico e attività di promozione turistica. Una lettura inedita della geografia dell’arte di campagna che scaturisce dall’idea di promuoverne la ricchezza e la diversificazione attraverso l’utilizzo di strumenti, modalità, formule unitarie e omogenee. Oltre ad introdurre in forma sperimentale un’unica card ad un prezzo particolarmente vantaggioso, i dodici musei propongono l’adozione di un orario il più possibile unificato in modo da consentire al pubblico di poter programmare una visita completa a tutti i poli espositivi; progettano e realizzano nuovi strumenti di promozione tra cui guide, depliant finalizzati a mettere in risalto le opere di grandissimo pregio conservate presso il sistema concepito come un unicum territoriale; rinnovano i siti internet (www.chiantimusei.it e www.verditerre.org) e progettano un unico portale di riferimento che metta in rete le risorse e le ricerche prodotte negli ultimi anni, attraverso una opportuna valorizzazione dei social networks.
Il progetto - E’ così che i più importanti capolavori d’arte di ogni epoca del territorio del Chianti fiorentino e del Valdarno vengono messi in primo piano, mantenuti nella loro collocazione originaria per consentire ai visitatori di apprezzare il patrimonio e il paesaggio che li circonda. Grandi pittori del Duecento e del Rinascimento fiorentino vengono accostati per permettere di comprendere l’essenza dello spirito artistico che ha permeato la civiltà toscana. “È un primo tentativo ambizioso – dichiara Francesco Biron, direttore del sistema museale - che si accompagna ad altre azioni meno visibili ma non per questo meno importanti che vanno dalla presentazione in ambito internazionale del sistema come modello di valorizzazione del territorio attraverso le reti di musei locali agli interventi coordinati di messa in sicurezza delle opere d’arte e di manutenzione delle strutture, allo sviluppo degli apparati didattici”.
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