Compiere un secolo d’età è senz’altro un traguardo eccezionale, ma festeggiare i cento anni dando alle stampe un proprio nuovo libro è veramente straordinario. Questo è il “record” conseguito da Leonardo Calossi - scrittore nato e cresciuto a Monticiano e oggi residente a Firenze – che ha pubblicato Il ventennio fascista a Monticiano. Una personale esperienza (Pascal Editrice). Il volume verrà presentato giovedì 6 marzo alle 17,00 a Firenze, nel salone dei Dugento in Palazzo Vecchio. A fare gli onori di casa sarà Sergio Givone, assessore alla cultura del Comune e docente di Estetica nell’ateneo fiorentino. Oltre all’autore interverranno poi Ivano Tognarini, docente presso l’Università di Siena, direttore dell’Istituto Toscano della Resistenza; e Sergio Sammicheli, docente emerito del Liceo “Gobetti” di Firenze.

L’autore - Il libro, che descrive la storia e la vita quotidiana nel piccolo comune della val di Merse durante il fascismo, è solo l’ultima fatica di Leonardo Calossi che ha all’attivo numerose pubblicazioni, la più famosa delle quali è “Noterelle di un internato in Germania”, nella quale rievoca la sua esperienza come prigioniero dei tedeschi. Durante la Seconda Guerra Mondiale. Calossi fu uno di quei militari italiani che, fatti prigionieri, rifiutarono per scelta ideale l’arruolamento nella repubblica sociale, preferendo le sofferenze e i rischi del campo di concentramento. Per la sua condotta durante il conflitto, Calossi ha ricevuto due croci al merito, il titolo di cavalier al merito della Repubblica e il diploma d’onore come combattente per la libertà.