Presentata questa mattina a Palazzo Aldobrandeschi la XIV rassegna provinciale Teatro della Scuola – Premio Città di Grosseto, organizzata dal Liceo “Rosmini” e finanziata da Regione, Provincia, Comune Capoluogo e Aree sociosanitarie come progetto integrato d’area. 38 spettacoli, di cui 5 andranno in scena il 28 aprile, al Teatro Salvini di Pitigliano e gli altri, a Grosseto, al Teatro degli Industri, dal 3 al 6 maggio, con 8 rappresentazioni al giorno, a partire dalle 9 della mattina fino alle 21 della sera. Il tema della rassegna è “Lo sguardo dell’altro”.
La rassegna - Partecipano le scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale e gruppi provenienti da fuori provincia, in particolare da Asti e San Cassiano di Controne (Lucca). Scopo dell’iniziativa favorire il dialogo tra alunni provenienti da scuole diverse utilizzando il linguaggio del teatro. Gli studenti avranno l’opportunità di mostrare il proprio lavoro e osservare quello degli altri, in uno scambio continuo di esperienza e conoscenza, alternando il ruolo di pubblico, in platea, a quello di attore sul palco. La rassegna si chiude con la festa finale in programma il 25 maggio, a partire dalle 17, alla sala Eden di Grosseto. Nell’occasione verranno premiati gli spettacoli più votati dalle giurie dei ragazzi e dal Comitato Tecnico Scientifico, alcuni dei quali saranno segnalati per partecipare alla Rassegna nazionale 2012 di Serra San Quirico e alla Rassegna regionale di Bagni di Lucca, alle quali il Teatro della Scuola provinciale è legato attraverso il Cora – Coordinamento rassegne di teatro scolastico. Alle scuole vincitrici verranno consegnati i dipinti realizzati dagli studenti della VB del Liceo artistico di Grosseto che riproducono in tecnica ad olio “Sguardi d’altri famosi” come quello di Medusa di Caravaggio.
L’evento - “La Rassegna – spiega Manuela Branca rappresentante istituzionale della Dirigente del Liceo Rosmini Gloria Lamioni - non è una semplice vetrina di ciò che viene fatto a scuola, ma ha una forte valenza didattica e soprattutto sociale e motivazionale”. “Il teatro educativo - dichiara Maria Cristina Angeli, ex docente del Rosmini e responsabile del progetto – abitua, infatti, alla cittadinanza: dovendo lavorare in gruppo, gli alunni si responsabilizzano. Gli spettacoli sono solo la parte conclusiva di un lungo lavoro che inizia molti mesi prima, coinvolgendo tutti gli studenti, nonché i loro insegnanti e i formatori teatrali. Abbiamo garantito oltre 300 ore di assistenza professionale all'allestimento degli spettacoli, inviando formatori teatrali presso tutti i gruppi scolastici coinvolti”.
Il commento dell’assessore - “Si tratta di un grande lavoro – ha commentato Cinzia Tacconi, assessore provinciale alla Cultura e all’Istruzione – che va nella direzione di garantire una scuola al passo con i tempi. Purtroppo a causa dei vergognosi tagli del Governo, quest’anno non abbiamo potuto sostenere il progetto per quanto avrebbe meritato e per come avremmo voluto fare. La scuola pubblica è sotto assedio, un gravissimo errore in un Paese democratico, perché significa trascurare la formazione dei cittadini del futuro. Anche il prossimo anno si prospetta difficile: sembra che ci saranno nuovi tagli. Da sottolineare – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di
Grosseto – la tenacia di chi nonostante le difficoltà si impegna, comunque, per portare avanti un progetto che è centrale della didattica. Il teatro è importante perché ha la forza di fare gruppo.”
Il commento del docente - “E infatti uno degli obiettivi principali della Rassegna – spiega Fabio Cicaloni, docente del Rosmini ed esperto teatrale - è quello di aiutare i ragazzi ad uscire dall’isolamento imparando ad aprirsi, a comunicare con strumenti diversi da quelli dell’era digitale.”
Il premio - Come in passato, la giuria che attribuirà i premi sarà composta da ragazzi di tutte le scuole e le età. Per alcuni spettacoli di scuola dell'infanzia e primaria, e per due spettacoli in lingua inglese, i docenti del “Rosmini” hanno preparato un gruppo di studenti del Liceo socio-pedagogico e linguistico, secondo un progetto didattico funzionale alla loro formazione.
Il progetto - Per promuovere lo scambio di esperienze tra studenti provenienti da scuole e contesti diversi, sono stati organizzati anche due “salotti teatrali” dove i ragazzi, guidati da formatori esperti, potranno comunicare gli aspetti del proprio lavoro che non emergono dalla messa in scena.
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