Il mondo della cultura piange la scomparsa di Luis Sepulveda. Gli venne conferito il Pegaso d’Oro nel 2013

Firenze il 16/04/2020 - Redazione
"Addio Luis Sepúlveda. Hai contribuito a rendere più giusto, più bello, più libero questo nostro mondo. La Toscana non ti dimenticherà". Queste le parole con cui il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha voluto ricordare lo scrittore cileno, scomparso oggi a 70 anni a causa del Covid-19. Scrittore prolifico e brillante ha ammaliato i lettori di tutto il mondo con le sue storie: la prima pubblicata nel 1989, "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore"; l’ultima nel 2018, “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”. Nell’arco di quasi 30 anni ha raccontato le avventure di tanti personaggi, amati da grandi e piccini. Basti pensare alla “famosa” gabbianella e al gatto che le insegnò a volare oppure alla lumaca che scoprì l’importanza della lentezza o, ancora, al cane che insegnò ad un bambino la fedeltà.

Oltre che come narratore di storie, Sepulveda era anche noto per l’instancabile impegno politico e per le battaglie contro le dittature militari in Sud America (è stato anche incarcerato durante il regime di Pinochet), a favore dell'ecologia militante, contro il razzismo. Proprio per questo - con motivazioni che si snodavano intorno ad alcuni concetti chiave della sua opera e della sua vita da attivista quali democrazia, giustizia, libertà, ecologia, memoria, solidarietà - nel 2013 gli venne assegnato il Pegaso d’Oro, il più alto riconoscimento della Regione Toscana

Si legge nella motivazione integrale del Premio: “Luis Sepúlveda, con i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, ha posto le sue doti letterarie al servizio della causa dell’umanità. I suoi romanzi dedicati alle terre australi dell’America hanno denunciato l’aggressione all’ambiente, che mette a rischio il destino dell’intero pianeta. Nel mondo attuale dominato dal neoliberismo, dove multinazionali e finanza internazionale si impongono sulle decisioni dei singoli governi svuotando dei suoi significati più profondi il principio democratico, il suo impegno per le grandi cause dell’umanità, - giustizia, libertà, solidarietà - non è mai venuto meno. Un impegno costante maturato attraverso le dure prove degli anni della dittatura cilena. Sepúlveda si è formato nella breve stagione delle grandi speranze suscitate dal governo riformatore di Salvador Allende e ha vissuto in prima persona le vicende che hanno sprofondato il Cile nella lunga notte del regime militare. Nella fase di difficile ricostruzione della democrazia ha offerto il suo contributo alla conservazione della memoria, perché la ferita aperta nel paese potesse veramente rimarginarsi e il Cile, come la sua gabbianella, tornasse libero a volare. A questo tenero e caparbio combattente per la libertà dell'uomo e di tutto il vivente, per la fragile e preziosa diversità biologica e culturale che rende unico e irripetibile il nostro pianeta, per i diritti dei più piccoli e deboli presenti e delle future generazioni, la Regione Toscana è onorata di conferire il suo più alto riconoscimento che tributiamo a colore che hanno contribuito a rendere più giusto, più bello, più libero questo nostro mondo".
 
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