“Il libro cuore ed altre storie” di scena al teatro Dante di Campi Bisenzio il 6 e 7 gennaio

il 04/01/2012 - Redazione

Un viaggio lungo 150 anni nel mondo della scuola, specchio della nostra società, a partire dalla retorica dei valori fondanti della neonata Italia unita passando per la retorica bellicista dell’Italia fascista per giungere infine, grazie anche al contributo della pungente penna di Stefano Benni, alla scuola di oggi, con una comica esibizione di una serie di buffi presidi, funzionari e professori di letteratura, scienze e religione, impegnati in un disperato sperimentalismo permanente. Tutto questo è “Il libro cuore ed altre storie”, lo spettacolo di scena al teatro Dante di Campi Bisenzio venerdì 6 e sabato 7 gennaio alle ore 21. Sul palco Lucia Poli, Massimo Grigò e Francesco Franzosi. La regia è di Angelo Savelli.

Lo spettacolo - Lucia Poli, che per diversi anni è stata insegnante di lettere e che d'insegnamento ha già parlato in alcuni suoi spettacoli, torna ancora una volta, grazie alla complicità del regista Savelli, ad aggirarsi tra banchi e cattedre per proporci un'immagine divertente, disincantata ed amara della scuola italiana di ieri e di oggi. La commedia inizia in una fredda giornata del 1923, a Torino. Enrico Bottini e Carlo Nobis, due ex alunni della scuola Baretti, resa celebre dal libro "Cuore" di Edmondo De Amicis, si incontrano ad un allenamento di scherma. I due si riconoscono e, anche se controvoglia, finiscono per abbandonarsi ad una colorita rimpatriata nella loro infanzia scolastica, fatta di genitori, professori ed alunni evocati come in una grottesca passerella felliniana, mentre in scena si materializzano i fantasmi dell’opprimente madre di Enrico e della patetica maestrina della penna rossa. Certo oggi il libro Cuore, impregnato del buonismo di una vecchia scuola paternalista, può far ridere. Ed infatti questo spettacolo vorrebbe riderci sopra. Ma siamo certi che la scuola di oggi faccia meno ridere di quella di allora? Ogni vera grande nazione dovrebbe sapere che è nell’infanzia e nell’educazione che risiede la base e la forza della propria identità, dei propri valori, del proprio futuro. Eppure è amaro constatare come da alcuni decenni la scuola venga sottoposta alle più incredibili vessazioni e sperimentazioni, mentre, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, assistiamo impassibili alla demolizione di quello spirito nazionale a cui il patetico libro Cuore aveva cercato di contribuire con le sue vedette lombarde, tamburini sardi e scrivani fiorentini che hanno commosso ed educato generazioni di babbi, nonni e bisnonni.

Info - Tel. 055.8940864 promozione@teatrodante.com
Apertura Merc/Ven/Sab dalle 15.30 alle 19.30

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