Il lavoro in via di estinzione: redistribuire l’orario per affrontare l’IA. Se ne parla con Pino Miglino

Massa il 19/06/2024 - Redazione
Ridurre l’orario di lavoro per salvarsi da automazione e intelligenza artificiale. Lo slogan in voga negli anni ’70 per combattere la disoccupazione, Lavorare meno lavorare tutti, è tornato prepotentemente di moda e sembra essere l’unico modo per salvarsi da automazione e IA in un mondo del lavoro in profonda e continua trasformazione. Anche perché, dopo anni di oblio, con l’avvento dell’intelligenza artificiale il rischio è di aprire una nuova era economica composta sempre più da macchine e sempre meno da lavoratori.
 
Di questo tratta “Il lavoro in via di estinzione” (primamedia editore), il saggio del giornalista Pino Miglino che verrà presentato giovedì 20 giugno alle 18 nella sala della Parrocchia San Pio X di Massa, in via Volta 8. Sono previsti i saluti del parroco don Maurizio Manganelli e l’introduzione di Alessandro Conti, responsabile dell’Ufficio diocesano pastorale sociale e del lavoro. Oltre all’autore, intervengono Nicola Del Vecchio, segretario Cgil Massa Carrara, e Franco Borghini, segretario Uil Massa Carrara. Modera Alberto Sacchetti. Ingresso libero..
 
Nel libro il giornalista analizza in forma di cronaca la disoccupazione intesa come malattia strutturale, il ruolo dei sindacati e della politica, ma anche gli esperimenti in corso nei principali paesi occidentali, il cambiamento imposto dalle crisi globali e dalla pandemia, oltre alla necessità di una rivoluzione culturale che porti a lavorare per vivere e non a vivere per lavorare. Un quadro che si articola e si sviluppa anche attraverso interviste inedite a Pierre Carniti, Piergiovanni Alleva, Agostino Megale, Susanna Camusso e l’ultima intervista rilasciata da Domenico De Masi secondo cui “Non ridurre l’orario di lavoro non solo comporta rinunciare ad assorbire la disoccupazione presente e quella futura causata dall’automazione ma comporta anche danni collaterali”.
 
L’autore - Pino Miglino, già caporedattore de La Nazione, ha cominciato la carriera a Tv Libera Livorno. Ha quindi vinto una borsa di studio della Federazione editori (Fieg) e del sindacato dei giornalisti (Fnsi) che gli ha consentito uno stage retribuito a Panorama e a La Nazione, dove poi è stato assunto. Ha lavorato anche per Il Telegrafo e collaborato col magazine Economy. Sì è occupato principalmente di economia e di politica. Attualmente scrive per la rivista Storia e Storie di Toscana e ricopre l'incarico di fiduciario per la Toscana di Casagit, la mutua integrativa dei giornalisti.




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