Il Giardino delle Idee, Silvia Avallone ad Arezzo il 14 dicembre con “Marina Bellezza”

il 12/12/2013 - Redazione

Tre anni dopo il grande successo di Acciaio - bestseller d’esordio da oltre 500 mila copie vendute, tradotto in 22 paesi - Silvia Avallone torna in libreria con un nuovo romanzo ambientato nella provincia di Biella dove è nata e cresciuta: Marina Bellezza (Rizzoli), la storia intensa del ventisettenne Andrea e della ventenne Marina. La scrittrice sarà ospite de Il Giardino delle Idee sabato 14 dicembre proprio per presentare il suo ultimo lavoro. L'appuntamento è alle 17 ad Arezzo, nella Sala delle Muse del Museo nazionale d’arte medioevale e moderna (via San Lorentino 8).

Il romanzo - Andrea e Marina vivono il periodo di recessione come una caccia al tesoro e il premio è uno spazio che possa garantire lavoro in un'epoca dove questo rappresenta l'Eldorado ambito da tutti. Le loro storie si incrociano partendo da esperienze, famiglia e desideri completamente opposti. Da un lato lui, figlio di buona famiglia cresciuto all'ombra del fratello maggiore perfetto, vive nel rifiuto di scendere a compromessi con i suoi genitori dai quali non si sente affatto compreso. Studente fuori corso, lavora in una biblioteca con un contratto a progetto e ha un sogno da coronare: fare il margaro come suo nonno producendo anche formaggi. Dall'altro lato lei, figlia unica di una famiglia disgregata che è sempre sopravvissuta nella vita. Padre scappato di casa e madre alcolizzata, è cresciuta partecipando ai provini e facendo pubblicità e comparsate. Il suo sogno più grande è diventare un'affermata cantante ed entrare a pieno diritto nel mondo dorato della televisione. Questi due insiemi chiamati Andrea e Marina si trovano a tangere nel momento in cui, nonostante le diversità che li hanno in passato divisi, decidono di ricominciare la loro storia d'amore. Sono le differenze che definiscono la loro non appartenenza l'uno all'altro, ma questa è anche la caratteristica che hanno in comune. Non appartengono a nulla e a nessuno. Né alla famiglia o ai luoghi dove sono cresciuti e vivono e neppure agli amici o ai conoscenti. Appartengono invece ai propri sogni. Il loro punto fermo è solo il presente che, per quanto instabile e incerto, in questo periodo di crisi è l'unica cosa cui ambire.

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