Il coraggio delle donne iraniane al Pisa Book Festival domenica 1° ottobre

Pisa il 25/09/2023 - Redazione
Il racconto di una lotta intersezionale, come le più recenti proteste insegnano, per la crescita e l’affrancamento dell’intera società iraniana. Si tratta di “Strade di donne in Iran. Generi, generazioni, proteste” (Astarte Edizioni), volume di Rassa Ghaffari che sarà presentato domenica 1° ottobre alle 17.00 a Pisa, nell’ Auditorium Navi Antiche, nell’ambito del Pisa Book Festival. Interverranno insieme all’autrice, Renata Pepicelli (Università di Pisa), direttrice della collana Manifesta di Astarte Edizioni, e Francesca Caferri (il Venerdì di Repubblica). Con la partecipazione dell’illustratrice Lavinia Fagiuoli.
 
Anonime figure avvolte in lunghi drappi neri o ragazze iper-truccate con i capelli al vento: la rappresentazione delle donne iraniane è spesso appiattita in una narrazione bipolare che tende a ridurne la complessità e dinamicità alla battaglia contro il velo obbligatorio. Dalle prime, oceaniche manifestazioni contro l’abrogazione dei diritti femminili nel 1979 al movimento “Donna Vita Libertà” del 2022, generazioni di iraniane hanno portato avanti con creatività e resilienza le proprie istanze di emancipazione e battaglie sociali.
 
Dalla Prefazione di Paola Rivetti
“Grazie a un paziente lavoro di ricostruzione storica e ad un’approfondita analisi sociologica, in questo volume Rassa Ghaffari ci fornisce il contesto storico e politico della sollevazione Donna Vita Libertà, raccontandoci come le istanze femministe di liberazione ed emancipazione hanno, nel corso degli ultimi decenni e, prima ancora della rivoluzione del 1979, nel corso dei secoli, assunto forme e pratiche politiche sorprendenti e apparentemente paradossali, quali la riappropriazione del velo come strumento di autodeterminazione nel contesto degli anni immediatamente pre-rivoluzionari, una pratica di soggettivazione e di autonomia che oggi vediamo riproporsi in forma opposta, ma con una sostanza simile. Ed è proprio questo il punto di partenza del libro. Ghaffari apre il suo lavoro ponendoci due domande: qual è l’origine della sollevazione Donna Vita Libertà, e quali strumenti analitici possiamo adottare per capirne non solo lo sviluppo fattuale ma anche il portato sociologico?”
 
L’autrice Rassa Ghaffari nasce a Genova e trascorre la sua vita a cavallo tra l’Italia e l’Iran, di cui entrambi i genitori sono originari. Dopo la laurea triennale in Studi Internazionali a Bologna si specializza a Pavia in Studi dell’Africa e dell’Asia e decide di dedicare anche la sua carriera accademica sulla Repubblica Islamica dell’Iran, dove studia, lavora e vive oltre un anno per il dottorato in Sociologia conseguito all’Università di Milano-Bicocca. Dal 2023 lavora all’Università di Genova nell’ambito di un progetto europeo su migrazioni irregolari, confini e pratiche di solidarietà.
 
La collana “Manifesta” – il cui comitato scientifico, diretto da Renata Pepicelli, è composto da Ersilia Francesca, Rassa Ghaffari, Valentina Marcella – propone una prospettiva femminista e decoloniale delle voci, lotte, soggettività e istanze di genere, spesso sconosciute o fraintese, che attraversano le società del Mediterraneo, del Nord Africa e dell’Asia sud-occidentale. La collana racconta le molteplici esperienze di donne, soggettività LGBTQ+, mascolinità in trasformazione e lotte (trans)femministe come lenti attraverso cui leggere e comprendere i profondi cambiamenti in atto nella realtà contemporanea, superando stereotipi patriarcali e orientalisti. Nella stessa collana: Silvia Abbà, Il mio posto è ovunque. Voci di donne per un altro Iraq
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