“Il colore del silenzio, il valore della sordità nella storia dell’arte”, se ne parla a Siena il 29 gennaio

il 27/01/2016 - Redazione
Chi sa che il grande Pinturicchio, era sordo? E che Goya diventò sordo a 46 anni in seguito ad una malattia, esperienza che modificò radicalmente il suo modo di fare arte? Il legame fra arte e sordità è più stretto di quanto si pensi. Il 29 gennaio alle 15.30 la ricercatrice Anna Folchi sarà ospite a Siena de “I Venerdì del Pendola” (sede di MPDFonlus, via Tommaso Pendola 37), cartellone di appuntamenti dedicato a educazione, interpretariato, lingua e cultura sorda organizzato da MPDFonlus in collaborazione con ENS Siena e con il patrocinio di Asp, Comune e Provincia di Siena, per raccontare la storia dell’arte da una prospettiva unica, quella sorda e approfondire quanto la particolare sensibilità di chi nasce sordo possa influire sulla creazione artistica e sulla Storia dell’Arte.

L’incontro - La documentazione biografica e iconografica relativa agli artisti sordi italiani e stranieri raccolta da Anna Folchi e Roberto Rossetti è diventata un libro dal titolo “Il colore del silenzio”, dal quale emerge che la modalità visiva dei sordi rappresenta uno strumento privilegiato di espressione e comunicazione con esiti talvolta altissimi e sorprendenti. Vero pregio della ricerca condotta non è solo di avere riunito le opere di artisti sordi, talvolta del tutto inedite, ma anche di raccontare storie umane spesso contrassegnate dalla solitudine e l'emarginazione.

Info - Ingresso libero. È previsto un servizio di interpretariato ITA/LIS.
 
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