I Grandi Appuntamenti della Musica, un Festival “green” e alla portata di tutti

il 17/12/2013 - Redazione

Ospiti internazionali, giovani talenti e una sola grande passione: la musica, vera protagonista di un Festival “green” e alla portata di tutti. Stiamo parlando de I Grandi Appuntamenti della Musica, la rassegna organizzata da Arezzo Città del Vasari che, dall’8 novembre al 9 dicembre, ha proposto un cartellone di indubbia qualità.

I numeri – I biglietti venduti sono stati oltre 1.600, un numero significativo se si considera che tutte le manifestazioni erano a pagamento: da 1 euro per i bambini e gli studenti fino a 5, 10 e 15 euro per gli adulti nelle occasioni più attese e di prestigio. Importante il contributo degli sponsor che sono stati coinvolti nel progetto e si sono posti nei confronti del Festival non come meri bancomat bensì come veri e propri collaboratori legati al proprio territorio di appartenenza.

Un Festival di “Grandi” - Il significato del Festival sta, da una parte, nella caparbietà nell’avere come ospiti artisti nazionali e internazionale di valore assoluto, artisti professionisti che fanno la differenza come Ara Malikian, Giorgio Albiani con i Viulàn, Francesco Santucci e Silvio Trotta o i Soqquadro Italiano, giusto per citarne alcuni; e dall’altra sta anche nel dare la possibilità di esibirsi a giovani talenti come gli allievi del Conservatorio di Cesena.

I protagonisti – Tanti i protagonisti di questa edizione 2013 che si sono distinti per la loro bravura e per il loro spessore. Basti pensare ad Ara Malikian che, ospite al Liceo Scientifico di Arezzo, ha suonato per 80 minuti regalando la summa del violinismo di tutti i tempi, ha parlato ai ragazzi e ha risposto a tutte le loro domande. E anche i Soqquadro Italiano, con la loro musica barocca, hanno suscitato molto interesse; così come sono state apprezzate la musica popolare contaminata da quella colta e dal jazz suonata dei Viulan con Giorgio Albiani e Francesco Santucci, e l’inaugurazione del Festival affidata Francesco Nicolosi e Francesco Siciliano. Il concerto musicalmente più inaspettato è stato quello del Tangram Chamber Project che eseguiva, nella Serra rigogliosa di Ca de Frati, il programma Green Music le cui musiche erano tutte state commissionate dal Festival ai migliori studenti di Composizione della Scuola di Musica di Fiesole. Capitanati dal loro decente Andrea Portera, i giovani compositori hanno lasciato il segno inventandosi musiche strumentali molto sofisticate unite all’elettronica. Insomma un concerto-spettacolo che potrebbe essere proposto tranquillamente a Londra o New York.Tra i compositori, tutti golden boy della musica colta contemporanea, spiccava l'aretino Giovanni Fabiani. Doppia soddisfazione per un Festival che appartiene alla città del Vasari.

Giulia Ambrosio

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