In bianco e nero o a colori; disegnate o impresse su un rullino. Forse le immagini sono capaci ancor più delle parole di raccontare un territorio attraverso le emozioni e le sensazioni che suscitano, sia che si tratti di stampe d’epoca che di fotografie artistiche. Sienalibri propone quindi una serie di volumi che custodiscono rappresentazioni iconografiche di una Siena lontana o comunque diversa. Il primo è “Viaggio iconografico nell’antico Stato Senese” (Pacini Editore), di Ettore Pellegrini, un libro di grande interesse per gli amanti della storia, in grado di appassionare anche i cultori del paesaggio toscano, accompagnandoli in un vero e proprio viaggio iconografico lungo le tracce della civiltà artistica senese e di una non comune vivacità culturale. Un'altra pubblicazione significativa è “Iconografia di Siena. Rappresentazione della città dal XIII al XIX secolo” (Edimond), di Roberto Barzanti, Alberto Cornice ed Ettore Pellegrini, un prestigioso e ricco repertorio di immagini di Siena comprendente riproduzioni di quadri e affreschi, tavole, bassorilievi, disegni, incisioni e acquerelli a partire dal sigillo della prima metà del ‘200 fino al foglio di taccuino di Le Corbusier abbozzato ai primi del ‘900. Il lettore avrà sicuramente la sensazione di visitare una sorta di museo immaginario che presenterà ai suoi occhi i tanti volti della città del Palio. Un’istantanea del territorio senese tra la fine del XVIII secolo e il primo decennio successivo è contenuta nel libro “Vedute dei contorni di Siena” (Betti Editrice), in cui Ettore Romagnoli rende una testimonianza architettonica e sociale dello status paesaggistico esistente in un periodo storico decisivo per la città. Sfogliando le pagine sarà possibile fare un viaggio grafico tra le campagne, i borghi, i monumenti, gli insediamenti rurali, le dimore nobiliari e la proprietà agricola del senese. Molto originale è poi il volume “Un volo a Siena” (Tipografia Senese Editrice), tutto dedicato alle cartoline che documentano il passato e la storia di Siena, un modo per raccontare un luogo, custodire un ricordo o semplicemente scoprire strade, case e monumenti che non sono più come li ricordiamo. Basti pensare alla vecchia stazione ferroviaria, ai giardini della Lizza con la statua di Giuseppe Garibaldi, alla Fortezza nel 1921 o ai primi fotomontaggi di Piazza del Campo del primo ‘900. Si distingue infine per originalità “00001735.tif” (Protagon Editori) di Federico Pacini, vincitore del secondo premio agli IPA – International Photography Awards. Il libro-album contiene architetture della fotografia piuttosto che foto di architetture, con una chiave di lettura alternativa che, superato lo sconcerto iniziale, permette di conoscere meglio la Siena contemporanea e capirla più in profondità.

Simona Trevisi