Hic liber est, a Siena 700 anni di segni sui libri in mostra

il 27/05/2009 - Redazione

I libri e i loro proprietari. Un legame profondo,quasi viscerale che spesso si traduce in segni, disegni e annotazioni  a margine di un volume testimone di un pezzo di vita. Dal 30 maggio al 4 luglio la Biblioteca degli Intronati di Siena propone un interessante viaggio alla scoperta della provenienza dei libri dal titolo “Hic Liber est: 700 anni di segni sui libri, biblioteche e collezionismo a Siena”.

La mostra - Oltre 60 i volumi  e i manoscritti presenti risalenti all’epoca medioevale e datati fino alla fine del Cinquecento  divisi in sezioni dove si può ammirare la vetrina dedicata a quattro Papi (Pio II, Pio III, Alessandro VII e Sisto IV), i cui volumi si contraddistinguono per gli stemmi miniati inseriti nelle cornici decorative di manoscritti e incunaboli; quella dedicata ai mestieri  dove si ritrovano volumi appartenuti a tre pittori (i senesi Francesco Vanni e Alessandro Casolani e il fiorentino Mariotto Albertinelli) che esplicitamente dichiarano la propria professione su volumi inerenti la propria attività proprio come medici, notai e rigattieri. E poi ancora una sezione è dedicata  alle compagnie clericali, un’altra ai primi bibliotecari della Biblioteca degli Intronati, alle minoranze presenti all’epoca in città (gli ebrei) e agli stranieri. Vetrina di grande rilevanza storica è quella dedicata alle donne proprietarie di libri che in epoca medioevale e cinquecentesca erano davvero poche. Libri di epoca antica, dunque, anche se una sezione sarà dedicata ai collezionisti e quindi a volumi il cui possesso risale ad un’epoca più recente come i primi anni del Novecento.  

Le curiosità – Tra i libri in esposizione anche uno che smaschera con qualche pentimento un furto  e che riporta sulle pagine l’annotazione “Questo libro è del Fani il quale l’ha rubato al Nelli. Scusami se dissi la verità”. Numerose le curiosità legate alle tracce sui volumi, molti dei quali per motivi di spazio, non saranno esposti  ma che rivelano come spesso un libro non sia solo una preziosa fonte di cultura ma anche un utilissimo blocco per gli appunti. E così gli studiosi senesi hanno scoperto pagine e pagine ricoperte di conti, ricette culinarie, ricette per ottenere vernice e una per la cura del mal di denti. 

L’anniversario – La mostra “Hic liber est” apre le celebrazioni per i 250 anni dalla Fondazione della Biblioteca comunale degli Intronati (28 dicembre 1758). Nonostante la Biblioteca abbia solo 250 anni di vita, le sue collezioni sono una preziosa testimonianza di una storia molto più lunga e interessante delle biblioteche e collezioni della città, pubbliche e private, negli ultimi 700 anni.

Lo studio della provenienza – I libri antichi, più di quelli attuali ben si prestano a questa nuova tipologia di ricerca (molto diffusa negli ultimi anni) basata sull’analisi di tracce concrete della conservazione e circolazione  dei volumi per poter ricostruire il loro iter storico, un percorso spesso fatto di soppressione di conventi, nuove collezioni,  vendite e passaggi tra privati, collezionisti e mercanti. La tipologia più frequente di traccia medioevale  è la firma del possessore o una formula che spesso si rifà all’ “hic liber est”, mentre in epoca più moderna le annotazioni si rifanno spesso alle antiche formule  dell’”ex libris”, del “donum est”, del “donum dedit” e dell’”ex dono auctoris”.

Informazioni utili - La mostra resterà aperta dal 30 maggio al 4 luglio con orario 10-13/15-18 (escluso sabato pomeriggio). Visite gratuite su prenotazione tel. 0577/280704

Susanna Danisi

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