Gruppo 66 in mostra al Cifa di Bibbiena fino al 20 febbraio

il 09/12/2010 - Redazione

Inaugura sabato prossimo alle ore 17.00, presso il Centro Italiano della Fotografia d'Autore di Bibbiena la mostra dedicata al Gruppo ’66, protagonista della scena milanese in un periodo di grande trasformazione per la società italiana. Prosegue in questo modo, l’attività del Centro dedicata all'analisi della fotografia non professionale in Italia. Dopo l'esposizione dal titolo 1947 – 1957 Gli anni della Bussola e della Gondola, realizzata in occasione del sessantesimo anniversario di fondazione delle due associazioni che furono al centro del dibattito culturale sulla fotografia dell'immediato dopoguerra, è la volta del Gruppo 66.

La mostra - L'importantissima esposizione fotografica che il Centro dedica al Gruppo è tratta dalle fotografie raccolte nell'archivio, che i superstiti del sodalizio hanno voluto donare alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Nato sul finire del 1965, il Gruppo si distingue dalla maggior parte degli altri circoli fotografici coevi per alcune caratteristiche. La più importante è che la decisione di riunirsi non deriva da una generica passione per la fotografia, ma da una scelta, che gli stessi fondatori definiscono ideologica: quella di praticare una “fotografia realistico documentaria”, in contrapposizione a quella che definivano “fotografia “artistica”, normalmente teorizzata e realizzata in ambito amatoriale. In una riunione svoltasi l'anno precedente Enrico Cattaneo, che poi non farà parte del gruppo, Carlo Cosulich, Ernesto Fantozzi e Gualtiero Castagnola, tutti iscritti al Circolo Fotografico Milanese, stabiliscono di giungere ad una definizione comune di cosa si intende per documento fotografico. Il verbale di questa riunione termina con questa affermazione: “Noi intendiamo per documento fotografico, la registrazione, col mezzo ottico-fotografico, di tutto ciò che esiste fisicamente e che sia comunque riconoscibile nell'immagine finale”.

Gli autori - L'esposizione presentata negli spazi del Centro, percorre una sintesi dei lavori realizzati tra gli anni '60 ed i primi anni '70 in Milano, quando, per una serie di motivi, il Gruppo, pur non sciogliendosi e continuando a tenere in vita l'archivio, cessa di produrre fotografie. Una piccola sezione è dedicata a Giuseppe Pessina (1879-1973), fotografo attivo fin dagli inizi del secolo scorso, che riconoscendosi negli ideali del Gruppo, gli donò l'archivio completo del materiale fotografico da lui prodotto.Il percorso della mostra che vede esposte fotografie di Valentino Bassanini, Gualtiero Castagnola, Carlo Cosulich, Ernesto Fantozzi, Mario Finocchiaro, Giovanni Rosa, Giuseppe Serravezza ed altri soci, evidenzia il modo tipico di lavorare dei suoi aderenti: per temi ed argomenti fino al progetto finale, mai portato a termine, di mappare fotograficamente le varie zone della città, per rendere una testimonianza del suo evolversi tanto sotto l'aspetto urbanistico quanto in quello della vita quotidiana dei suoi abitanti. La mostra resterà aperta fino al 20 Febbraio 2011 e, come nella consuetudine del Cifa, sarà ad ingresso gratuito.

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