Grande Guerra, il sonno della ragione

il 26/05/2014 - Redazione

Cento anni dalla Grande Guerra. La guerra delle trincee e delle cime innevate, del Piave che mormorava, del ta-pum ta-pum ta-pum. Il centenario riapre dibattiti sulle responsabilità di quella “inutile strage” che contò 16 milioni di morti, 20 milioni di feriti e mutilati tra militari e civili. Aldo Palazzeschi nel suo libro dedicato alla seconda guerra (Tre imperi… mancati) così parlò della prima, ricordando la fine di luglio 1914: “[fummo] sorpresi dalla notizia più inaspettata e incredibile: la guerra, la guerra di cui avevamo solo letto nella storia e nelle cronache, che ci era apparsa una cosa irreale e irrealizzabile, una cosa d’altri uomini e d’altri tempi, in cui leggenda e fantasia avevano lavorato la loro parte, una fiaba di cui si poteva parlare soltanto con un profumo di mistero e di paura […]”.


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