Gian Carlo Fusco, il giornalista affabulatore. Se ne parla a Villa Bertelli il 9 novembre

Forte Dei Marmi il 30/10/2024 - Redazione
Una delle figure più carismatiche del giornalismo italiano e figlio adottivo della Versilia sarà il protagonista dell’incontro “Gian Carlo Fusco, il giornalista affabulatore”, in programma sabato 9 novembre alle 10 nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. L’appuntamento rientra nel pacchetto dei corsi di formazione per i giornalisti, ma sarà aperto anche al pubblico. Una ghiotta e interessante occasione con un parterre di ospiti di eccezione, che vedrà sul palco nomi noti del giornalismo e del mondo culturale versiliese e non solo, come Adolfo Lippi – giornalista e regista, Fabio Genovesi – giornalista e scrittore, Filippo Paganini – giornalista, presidente Odg Liguria, Michele Pellegrini – sceneggiatore, Giampaolo Simi – giornalista e scrittore. Modererà l’incontro il giornalista Raffaele Capparelli. L’evento sarà ad ingresso libero. Prenotazione 0584 787251.
 
Gian Carlo Fusco (1915-1984) è stato uno scrittore di suprema affabulazione, un oratore irresistibile, ma anche un grande giornalista. Spinto da Manlio Cancogni ad approdare alle testate di importanza nazionale come “Il Mondo”, “L’Europeo”, “L’Espresso” e “Il Giorno”, ha sempre coltivato la sua magnifica irregolarità, per esempio “dimenticando” di iscriversi all’Ordine, quando esso fu istituito nel 1963. “Il giornalismo – ha scritto di lui Cancogni – era un mestiere al di sotto del suo talento: alla macchina da scrivere faticava perché la parola scritta gli stava stretta, perché lui, indisciplinato, si struggeva dentro le regole piatte dell’articolo, nel terrore di essere un dilettante”. Nonostante i suoi timori è stato un maestro anche nel giornalismo. Basterebbero, ad attestarlo, le decine e decine di articoli scritti per “Il Giorno” nel periodo 1958-1963, quando era titolare di una rubrica fissa intitolata “La colonna”. Un acuto osservatore dell’Italia del boom che merita di essere riletto e studiato. La lezione di Fusco si può cogliere attraverso gli “attacchi” dei pezzi, attentamente congegnati per attirare l’attenzione del lettore. La cura dei particolari e la narrazione accattivante fanno dei suoi articoli dei veri esempi di alto giornalismo. Contraddicendo la sua fama di fantasioso inventore di storie, Fusco – che era dotato di vasta cultura e di una memoria prodigiosa – inseriva molti dati all’interno dei suoi pezzi, che risultavano spesso informati e sempre attraenti.


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