Doveva essere un’operazione finalizzata a sostenere le librerie e la filiera dell’editoria in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo. Eppure a Firenze sono diverse le librerie indipendenti che chiedono chiarezza, tra cui Parva, Il Magnifico, Segnalibro, On the road, Mucho Mojo. A giugno il Ministero per i beni e le attività culturali ha previsto un fondo di 40 milioni per le librerie. Firenze aveva a disposizione 100mila euro per un totale di 11 biblioteche e sono state scelte 13 librerie indipendenti, un numero nettamente inferiore al totale delle librerie presenti in città. In un’intervista rilasciata ieri al Corriere Fiorentino Tiziana Mori, responsabile del servizio biblioteche comunali, dichiara che sono state privilegiate le librerie più vicine alle biblioteche. Ma, ad esempio, le Librerie On The Road e Mucho Mojo storcono il naso visto che la prima sta a meno di un chilometro dalla Biblioteca dell’Orticoltura, la seconda è invece poco distante dalla Biblioteca di piazza Alberti. “Nessuno ci ha contattato – dice Mauro Falciani della Libreria Mucho Mojo - e non capisco perché siamo stati esclusi visto anche che abbiamo oltre ventimila libri storici, tra cui alcune prime edizioni del 1500, che sicuramente avrebbero arricchito le biblioteche fiorentine. Inutile dire che la loro vendita ci avrebbe permesso di vivere questi tempi così difficili con più facilità”.  “Penso che i fondi del MiBact siano stati una bella opportunità per distribuire aiuti alle librerie indipendenti – afferma Martina Castagnoli della Libreria On The Road -; peccato questa operazione non sia stata svolta in maniera omogenea. Sarebbe bastato far sì che la torta fosse divisa in parti uguali. Se a rimanere in piedi sono solo i più forti o chi ha più agganci, ci perderemo tutti. Sono invece la diversificazione, la proposta trasversale, la varietà a preservare l’evoluzione”.