“Firenze prima di Arnolfo”, il 13 gennaio studiosi a confronto sul legame tra il Battistero e il Pantheon

il 12/01/2015 - Redazione

Si parlerà di “Il Battistero e il Pantheon” nel primo appuntamento del ciclo di conferenze “Firenze prima di Arnolfo” in programma martedì 13 gennaio a Firenze (ore 17 - Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore).

Il mistero del Pantheon scelto come modello - La datazione del Battistero di Firenze continua a essere dibattuta: da una parte chi sostiene una cronologia paleocristiana (ammettendo comunque che l'edificio sia poi stato incrostato di marmi in età romanica) e dall’altra una romanica, a sua volta collocata da alcuni nell'XI secolo e da altri, fra cui Guido Tigler, curatore dell’incontro, nella prima metà del XII. Tuttavia è proprio l'innegabile relazione formale col Pantheon di Adriano, già osservata da Giovanni Villani e Vincenzo Borghini, a dover essere ribadita con forza, anche se non nei termini di una parentela formale fra edifici contemporanei bensì in quella di un rapporto modello - copia. Il Battistero fiorentino va quindi a inserirsi nella lista di libere riprese medievali dal Pantheon, già correttamente individuata da Richard Krautheimer, costituendo inoltre un esempio della tendenza all'imitazione architettonica caratteristica del Romanico toscano: analogamente il distrutto Duomo Vecchio di Arezzo si ispirava a San Vitale a Ravenna; il Duomo di San Giovanni e Santa Reparata di Firenze, consacrato nel 1059, riprendeva Cluny II; il Battistero di Pisa il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Resta da capire perché la committenza del Battistero di Firenze abbia chiesto all'anonimo architetto (probabilmente lo stesso che nel coevo prospetto di San Miniato al Monte rievocava la facciata di San Pietro in Vaticano, con le sue cinque navate e il suo mosaico apocalittico) di prendere a modello proprio il Pantheon, trasformato nel 609 in chiesa di Sancta Maria ad Martyres.

Il calendario degli appuntamenti - Il ciclo di incontri prevede 6 conferenze, a ingresso gratuito, che si terranno di martedì, alle ore 17.00, al Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore (Piazza San Giovanni 7, Firenze). Il secondo appuntamento è previsto il 27 gennaio con Nicoletta Matteuzzi e le “Tarsie marmoree del Battistero fiorentino”, a seguire il 10 febbraio Bruno Santi e la “Pittura fiorentina prima di Giotto”. Il 24 febbraio sarà la volta di Anna Benvenuti e la “Religione novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti”; il 10 marzo Carlotta Cianferoni e Giovanni Roncaglia con “Firenze arnolfiana nei contesti archeologici del XIII secolo” e, infine, il 24 marzo Fabrizio Paolucci e "La nuova musealizzazione di Santa Reparata”.

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