Firenze si riempie di luci e cori in occasione della Festa della Rificolona del 7 settembre, nata per rievocare un'antica usanza del Seicento, quando contadini e montanari giungevano a Firenze in occasione della fiera legata alla celebrazione della Natività della Vergine (8 settembre). Le loro vesti povere, gli atteggiamenti sgarbati e i fiochi lumini che ne illuminavano il cammino divennero il pretesto per cori e cantilene ironiche. Il nome della festa sembra infatti provenire da fieraculona, nominativo che veniva dato alle corpulenti contadinotte, e che è poi stato modificato in rificolona, divenuto il soprannome delle colorate lanterne che tante generazioni di fiorentini hanno portato a spasso per la città, intonando l'ormai celebre coro “Ona, ona, ona ma che bella rificolona!”. A rendere più emozionante le sfilate il tentativo dei ragazzi più grandi di far incendiare le lanterne, colpendole con piccoli proiettili di stucco scagliati dalle cerbottane. Anche quest'anno la tradizione si ripete grazie al corteo previsto mercoledì 7 settembre: la rievocazione comincia alle ore 16 con il pellegrinaggio di 11 chilometri dalle colline dell'Impruneta fino a piazza della Signoria; da qui parte la sfilata delle rificolone che, attraversata piazza San Giovanni, raggiunge infine piazza SS. Annunziata. Altra classica iniziativa fiorentina l'uscita in Arno delle barche illuminate della Società Canottieri, che giovedì 8 settembre dalle ore 20.30 percorrono il tratto di fiume tra Ponte alle Grazie e Ponte Vecchio (info: 055.238010). Sempre in città musiche, mostre, rificolone e giochi in via della Madonna delle Grazie il 6 e 7 settembre dalle ore 21.15 (info: 055.2767828) e il laboratorio gratuito di costruzione delle rificolone presso la Scuola Diaz in via D'annunzio il 2, 3 e 5 settembre con orario 16-19 (info: 055.2767828).

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