Enrico Falciai Fossombroni, in un libro la storia di uno dei protagonisti politici del XIX secolo

il 03/12/2010 - Redazione

Le celebrazioni per la festa della Toscana, legate quest'anno anche all'avvicinarsi del 150° anniversario dell'unità d'Italia, sono state l'occasione per presentare il pregevole volume di Giuseppe Alpini, "Enrico Falciai Fossombroni, Interprete e protagonista di un secolo" (Pacini Editore). "Giuseppe Alpini si è assunto l'onere - ha sottolineato Rita Mezzetti Panozzi, assessore alla cultura della provincia di Arezzo - di scrivere questo testo dedicato alla figura di Enrico Falciai Fossombroni, di grande rilievo politico nella seconda metà del XIX secolo, la cui notorietà è stata però sempre adombrata dal ben più conosciuto patrigno, Vittorio Fossombroni". Giuseppe Alpini ripercorre così i vari momenti della vita privata e le vicende politiche di questo personaggio che, tra i tanti incarichi, fu anche presidente del consiglio provinciale di Arezzo dal 1875 al 1893.

La storia di Enrico Falciai Fossombroni - Nato il primo marzo del 1825 dal conte Francesco Falciai e da Vittoria Bonci, Enrico crebbe nella casa del grande Vittorio Fossombroni, che sua madre sposò in seconde nozze dopo esser rimasta vedova. Il giovane Fossombroni beneficiò di una solida formazione culturale acquisita grazie ai suoi studi presso il convitto di Arezzo e l'università di Pisa. Grazie alla sua destrezza fu in grado di affrontare un periodo storico in transizione, riuscendo a gestire al meglio la fase nella quale Bettino Ricasoli, dopo la scomparsa di Cavour, fu chiamato a guidare il governo nazionale.

La pubblicazione – L’autore riesce a sintetizzare i tratti salienti dell'impegno politico del Falciai Fossombroni e la sua indole. Egli fu uomo di destra, del Partito dei moderati toscani, ma riuscì ad avere ottimi rapporti anche con i suoi colleghi di sinistra come il giovane avvocato Giovanni Severi. "Dato il carattare di Enrico Fossombroni, i rapporti tra i due rivali furono improntati all'insegna di una reciproca personale considerazione, nonostante il divario di vedute li rendesse molto distanti poiché, per esempio, il Fossombroni professava profondi principi religiosi, mentre il Severi era un noto esponente della loggia massonica Cairoli, una delle prime e forse la più autorevole di quelle presenti in Arezzo".
Il pamphlet di Giuseppe Alpini riesce a racchiudere in poche pagine innumerevoli spunti per conoscere meglio il conte Enrico Falciai Fossombroni che fu generoso in vita ed anche nel suo testamento, tanto da lasciare al comune di Arezzo e alla Fraternita dei Laici numerosi manoscritti e quadri antichi appartenenti al patrigno Vittorio.

Chiara Masini

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