Ekaterina, una schiava che insegue libertà, amore e promesse. Incontro con Marialuisa Bianchi
Siena il 15/12/2022 - Redazione
Una storia immersa nel ‘400, negli splendori, tra misteri, segreti e bassezze inconfessabili; sullo sfondo i fasti dei Medici, le feste e i tornei, descritti con un dettaglio che ci rende presenti e partecipi. È “La promessa di Ekaterina. Dai sotterranei di Siena alle nozze di Lorenzo il Magnifico” (End Edizioni), il romanzo di Marialuisa Bianchi che verrà presentato venerdì 16 dicembre alle ore 17.30 a Siena, nel Giardino segreto del Tribunale civile, Area Verde Camollia 85 (ingresso da via del Romitorio4). A dialogare con l’autrice, la docente Gabriella Piccinni dell’Università di Siena. Evento organizzato dall’Associazione culturale Ideerranti. Per l’occasione una copia del libro in omaggio ai partecipanti di età inferiore ai 25 anni.
Il romanzo – Ekaterina - la schiava russa eroina tenera e dolente che tanti lettori e lettrici hanno conosciuto nel primo romanzo che Marialuisa Bianchi le ha dedicato - torna da protagonista in questa nuova vicenda che si sviluppa a partire dall’Ospedale della Scala di Siena, presso cui ha trovato rifugio dopo essersi sottratta alle grinfie di un padrone violento e aver subito soprusi e violenze. Alla Scala Ekaterina si occupa dei bambini abbandonati, i cosiddetti “gittatelli”, e attende di prendere i voti per farsi monaca. I suoi piani, però, vengono stravolti. Una promessa che ha fatto a sé stessa, o piuttosto alla sua babushka, la nonna della terra di Rus’, uno spirito che la protegge e la guida. La terra di Toscana l’ha vista schiava, ma rende riconoscenza e amore a questa giovane donna, dall’aspetto luminoso e ammaliante. La sua bellezza esotica non lascia indifferenti: scatena la libidine degli uomini in un continuo cangiare tra passione d’amore e desiderio di possesso e sopraffazione; può accendere odio e gelosia nelle donne, ma anche la gratitudine che finisce sempre col salvarla dai pericoli e dagli affanni. È in virtù della sua dolcezza, della sua capacità di comprendere e amare, di prendersi cura della sofferenza fisica e spirituale che apre il cuore di protettrici e protettori.
Le pagine del libro risuonano di attese; ogni tratto del cammino è disseminato di insidie, di trappole, di improvvisi agguati; mille le prove e mille aiuti, come in una favola di Afanasiev. Ekaterina ha vissuto e vivrà tante vite. Nell’Ospedale della Scala si prende cura dei gettatelli, riversando su questi bimbi abbandonati l’amore che non può dare al suo piccolo figlio, un luogo dove ha trovato protezione, considerazione e un odio incomprensibile, cui riuscirà a sottrarsi. A Firenze metterà in pratica le sue capacità di cura guadagnandosi un passaggio verso la libertà e verso la sua promessa. Si incontrano indimenticabili personaggi, quali Gabrina, levatrice, curatrice, custode dei segreti della natura, e dei meandri sotterranei della città di Siena. Hans, artista affascinato dalla bellezza dell’arte e dalla perizia degli artisti toscani, che sa amare Ekaterina di amore fino, le rende il calore e la considerazione. Una città e un tempo che l’autrice conosce molto bene, e ce lo rende con la vividezza di un affresco animato, con un linguaggio che dà vita ai luoghi, alle sfumature dei paesaggi, che anima sentimenti ed emozioni nei lettori.
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