Dopo 700 anni torna a Palazzo Pubblico il Costituto Senese

il 20/07/2009 - Redazione

Sarà la Sala del Buongoverno con le celeberrime allegorie "Gli effetti del buono e del cattivo governo" ad ospitare il manoscritto del 1309. La copia originale del Costituto Senese tornerà a Palazzo Pubblico dove sarà visibile sin dal 12 settembre, in occasione dell'apertura de "La Città del Sì" il festival voluto dal Comune di Siena per festeggiare i 700 anni dalla traduzione in volgare dell'insieme di leggi che regolavano la vita della Repubblica senese. L'Archivio di Stato ha infatti espresso parere favorevole al Ministero e al Comune di Siena per l'esposizione del Costituto all'interno dello stesso palazzo dove già nel 1309 si decise di renderlo consultabile ai cittadini che, per la prima volta, avevano a disposizione una sorta di Costituzione ante litteram in una lingua a loro comprensibile.

L'esposizione - Nella Sala saranno presenti due manoscritti con bei capoversi e belle miniature, le rubriche in rosso e il testo in inchiostro bruno. Una scelta dettata dalla volontà di collegare le leggi scritte alle celeberrime allegorie "Gli effetti del buono e del cattivo governo", dipinte da Ambrogio Lorenzetti che simbolicamente rappresentano una ulteriore traduzione "visiva" proprio di quei principi che il documento esprimeva rendendoli alla portata di tutti. Il Costituto Senese nasce dalla volgarizzazione del precedente atto costituzionale redatto in latino nel 1296 con aggiunte di emendamenti quali per esempio la delibera di una corsa del Palio per Santa Maria d'Agosto. Nel maggio del 1309 il Comune di Siena decise di tradurre in volgare l'insieme di norme e leggi che regolavano la vita pubblica per renderle comprensibili a tutti. Costituzione, Diritto pubblico, Diritto penale e civile, norme di amministrazione urbana e norme transitorie, sono le materie trattate nel Costituto diviso in sei Sezioni, che insieme formano un atto di democrazia senza precedenti. A distanza di 700 anni, il Costituto Senese torna a Palazzo Pubblico per dare vita ad un festival con un ricco calendario di iniziative dal titolo "La Città del Sì" (ispirato alla famosa frase dantesca rivolta alla lingua volgare) che comprende spettacoli, mostre, lezioni, rassegne e molto altro ancora.

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