Donne che allattano cuccioli di lupo. Incontro con Adriana Cavarero alla libreria Malaparte

Firenze il 23/05/2024 - Redazione
Venerdì 24 maggio alle 18, nella libreria Malaparte in via dell’Agnolo 30/r a Firenze Adriana Cavarero presenta la sua recente opera “Donne che allattano cuccioli di lupo. Icone dell’ipermaterno” (Castelvecchi editore). Dialogano con l’autrice Anna Loretoni, Luciana Floris, Alessandra Pescarolo, Anna Scattigno. Coordina Vittoria Franco L’incontro è organizzato dall’Istituto Gramsci Toscano.

Cosa vuol dire essere madri? Cosa significa pensare il corpo come materia vivente che, nel parto, si apre e si lacera? Riportando il concetto di “vita” alla sua dimensione viscerale, Adriana Cavarero sfida l’indifferenza della filosofia per il corpo materno e ne esplora i lati oscuri e inquietanti, emarginati da una tradizione che predilige rappresentazioni idilliche e luminose. La «sfera del nascere» sigilla la complicità delle donne con la natura: è lo «strano potere» della procreazione, tramandato di madre in figlia, a rendere possibile la rigenerazione continua della vita. Emerge così – nell’intreccio esclusivamente femminile tra parto e physis, fra procreazione e zoe – una maternità eccedente, un’«iper-maternità» raffigurata dalla straordinaria potenza generatrice di Niobe e dalla vitalità esuberante e violenta delle Baccanti. Attraversando la narrativa contemporanea e il pensiero filosofico e tragico greco, con incursioni nell’antropologia, nella biologia e nella teoria critica femminista, Cavarero rifiuta ogni discorso rassicurante per svelare il versante buio e «tremendo» della gravidanza come verità essenziale della condizione umana.

Adriana Cavarero è una delle protagoniste del pensiero femminista, tra le fondatrici della comunità filosofica Diotima. Il femminile è una delle sue chiavi di lettura del mondo e della filosofia. Tra le sue numerose opere: Nonostante Platone, Tu che mi guardi, tu che mi racconti, Corpi in figure. Il volume che viene presentato affronta invece un tema difficile del femminismo, la maternità, stretta nel rischio di rinchiudere le donne in ruolo inteso come destino e il rilanciarla come “potenza generativa”, possibilità di riconciliare genere umano e natura.

 
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