Domenica 1 agosto trekking alla scoperta dell'Eremo delle Celle

il 23/07/2010 - Redazione

16 chilometri, 6 ore di cammina, dislivello di 550 metri in salita e 730 metri in discesa. Parte da Cortona domenica 1 agosto un itinerario che porterà alla scoperta dell'Eremo delle Celle, il convento fondato da San Francesco, scendendo poi fino ai resti etruschi del Sodo.

Il percorso - L'itinerario inizia percorrendo via Santa Margherita a Cortona, arricchita dai mosaici di un illustre cortonese, Gino Severini, e ci porta fino al piazzale del Santuario, vicino all'imponente fortezza trapezoidale. Da qui si prosegue risalendo il monte Sant'Egidio verso Torreone e percorrendo qualche tratto di antico basolato. Alternandosi con ombrosi boschi di pino e castagno, il panorama si apre sull'ampia Val di Chiana e sul lago Trasimeno che scintilla sullo sfondo. Si arriva fino alla Croce di Sant'Egidio, dove inizia una discesa che porta all'Eremo delle Celle. È difficile spiegare lo stupore che si prova all'apparire di queste costruzioni arroccate una sull'altra a risalire il costone, senza fregi particolari o colori vivaci, secondo l'uso semplice dei Francescani, e contemporaneamente circondate da un'atmosfera intensa, paradossalmente ricca. Fu lo stesso Francesco a voler stabilire in questo luogo di eremiti e contadini una sua comunità, intorno alla chiesa longobarda di S.Michele, creando così il terzo convento francescano, il primo al di fuori di Assisi. L'aspetto attuale delle Celle si deve però alla comunità dei Cappuccini, che vi si instaurò nel 1528 ampliando il convento e costruendo una chiesa dedicata a Sant'Antonio da Padova al posto della precedente, ormai in rovina. Superato il convento si prosegue, prima su sterrate poi su asfalto, fino a raggiungere l'area archeologica del Sodo dove ammireremo il 'Melone II'. Il nome è dato in questa zona ai monumenti etruschi - in genere tumuli funerari - ricoperti in modo da formare collinette semisferiche al centro della pianura: sono la meta finale della nostra escursione. Dal Sodo, in breve si raggiunge la stazione di Camucia dove termina l'itinerario.

Info - Claudia Papini, guida ambientale escursionistica 328.7524940 www.ufficioguide.it

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