“Dobbiamo vivere insieme”. Islam, immigrazione e diritti umani nell’analisi di Ernesto Balducci

il 08/02/2016 - Redazione
“Riuscirà l’Islam ad affrontare quella soglia dell’evoluzione umana che bene o male l’Occidente ha superato? È la soglia delle garanzie giuridiche dei diritti dell’uomo, cioè del rispetto della coscienza”. I dubbi su futuro del mondo islamico non vengono dalla penna di Oriana Fallaci bensì da una attenta riflessione di padre Ernesto Balducci, che già negli anni Ottanta si concentrava sul rapporto tra due grandi tradizioni religiose, quella cristiana e quella musulmana, sullo sfondo di un’Europa segnata da forti fenomeni migratori e non ancora pronta a uno scenario di convivenza tra culture diverse. I suoi contributi su questi temi sono raccolti nel volume “Dobbiamo vivere insieme. Scritti sull’Islam e sull’immigrazione” (Mauro Pagliai Editore), pubblicato nella collana Le Ragioni dell’Occidente e arricchito da un testo introduttivo di Andrea Cecconi, presidente della Fondazione Balducci.

La pubblicazione - “Le culture che si chiudono in se stesse sono destinate a morire. La nostra non fa eccezione”, spiega il sacerdote in uno dei testi scritti tra il 1985 e il 1992, anno della sua scomparsa, e pubblicati su periodici dell’epoca. Ma da entrambe le parti risiedono pericoli e ostacoli che si frappongono al cammino di integrazione. Se al mondo islamico, saldamente ancorato al principio della fede, si contesta l’arretratezza sul campo del riconoscimento dei diritti umani, Balducci non risparmia critiche all’Europa cristiana, segnata già in quegli anni da forti fenomeni di intolleranza. “La dannazione dell’Europa”, scrive nel 1991, “specie di quella nella sua fase ultima, colonialistica ed imperialistica, è di non aver mai incontrato l’altro, di avere comunque esportato il proprio modello, di averlo imposto fino allo sterminio di chi resisteva. La nostra storia è questa: o l’assimilazione del diverso attraverso le vie dell’integrazione progressiva, o il suo sterminio”. Ma quale strada potrà allora seguire il vecchio continente? La visione di Balducci è comunque quella di una società futura simile a una comunità planetaria, in cui possano convivere tutte le diverse identità: etniche, culturali, religiose. L’umanità deve farsi interprete e soggetto responsabile di questa transizione culturale, a partire da una rinnovata disponibilità all’incontro ed alla convivenza con l’altro.
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