“Dipingere l’incantesimo” a Lucca, dal 26 settembre torna visibile “La sementa” di Magri

il 21/09/2015 - Redazione

La Lucchesia nelle tele degli artisti che l’hanno ammirata, vissuta e amata. E’ “Dipingere l'incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900” la mostra che aprirà il 26 settembre, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca nel suo Palazzo delle esposizioni (piazza San Martino, 7 – ingresso gratuito). L'iniziativa rientra nell'ambito del calendario delle mostre espositive che la Fondazione organizza dal 2008 ed è compresa nel calendario degli eventi “Toscana '900” disposto dalla Regione WAToscana che riunisce mostre, manifestazioni, incontri ed eventi dedicati al secolo scorso su tutto il territorio regionale.

La sementa torna visibile - Grazie a questa esposizione tornerà visibile dopo quasi 20 anni “La sementa”, di Alberto Magri, un quadro di grandi dimensioni, al quale il pittore barghigiano lavorò per circa dieci anni presentato nel 1928 alla Biennale di Venezia, uno dei pochi che l'artista riuscì a vendere e che dopo diverse vicissitudini in anni recenti è stato affidato al Comune di Barga. Il dipinto, conservato nel municipio, da quasi 20 anni non viene esposto al grande pubblico, ma lascerà Barga proprio per entrare a far parte della grande mostra.

Viaggio in terra lucchese - Fra le opere in mostra, oltre a quella di Magri, sono esposti dipinti di artisti quali Moses Levy, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della Toscana. La mostra ha tutti i requisiti per rappresentare un vero e proprio capitolo di storia della sensibilità italiana ed europea e si impone nel panorama delle offerte lucchese la straordinaria rassegna di artisti che nei primi anni del Novecento trovarono nel paesaggio lucchese quella autenticità e quella purezza che la modernità stava distruggendo. Il filo conduttore è rappresentato proprio dal paesaggio lucchese: dalla Versilia, alla Piana, alla Garfagnana, che in quel periodo storico entrò da protagonista nei dipinti di autori lucchesi e stranieri. Sarà questa l’occasione per rintracciare i legami di sensibilità e di esperienze che congiunsero in quegli anni personaggi della statura di Puccini, D’Annunzio , Pascoli , Rilke, Thomas Mann alle terre di Lucchesia che attraverso le opere dei pittori coevi entrarono a fare parte della Grande Arte Novecentesca. Da questo punto di vista la mostra promossa dalla Fondazione Banca del Monte si incarica di sottrarre la lucchesia a quella marginalità rispetto alle grandi aree dell’arte nella quale è stata ingiustamente confinata.

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