Per il ciclo di conferenze promosse dall’Università Popolare Senese, lunedì 13 marzo alle ore 17, nella Sala Consiliare dell’Università di Siena (Palazzo del Rettorato, Banchi di Sotto, 55) Luigi Oliveto parlerà su «Dina Ferri poetessa pastora». La conversazione sarà preceduta dalla proiezione del documentario «Incompiuto canto», di cui è autore lo stesso Oliveto, dedicato a questa giovane donna, poetessa ‘naturaliter’, vissuta nei primi decenni del Novecento.
 
Dina Ferri era nata nel 1908, prima di tre figli di una famiglia mezzadrile residente a Ciciano, frazione del comune di Chiusdino, in provincia di Siena. Frequentate appena le scuole elementari, alternava i lavori di campagna con una intensa e solitaria attività di scrittura poetica e diaristica.  Alcune sue liriche vennero pubblicate da Aldo Lusini sulla rivista La Diana. Ne nacque un singolare caso letterario che trovò eco oltre la ristretta cerchia senese. Il Messaggero del 29 giugno 1928 scriveva: «Una poetessa pastora sorge nella campagna senese […] Il suo è il fresco e limpido rivo della vera poesia». Già diciottenne, grazie a una sovvenzione del Monte dei Paschi, la Ferri poté riprendere gli studi alle scuole magistrali, ma sarebbe morta precocemente il 18 giugno del 1930, a soli 22 anni. Raccolti sotto il titolo di «Quaderno del nulla», aveva lasciato diversi testi poetici e pagine di diario che nel 1931 videro una parziale pubblicazione, a cura di Piero Misciattelli, per le Edizioni Treves.  Considerata la qualità e intensità di scrittura di Dina, resta tutt’oggi la domanda su come il suo talento avrebbe potuto ulteriormente esprimersi giungendo a più compiuti e maturi esiti. La conferenza di Oliveto ripercorrerà la vicenda della Ferri nei suoi risvolti umani, di emancipazione sociale, interesse letterario.