Dialoghi di Pistoia. Al via le lezioni preparatorie alla XIII edizione del festival

Pistoia il 09/03/2022 - Redazione
Prendono avvio venerdì 18 marzo alle ore 11 al Teatro Bolognini di Pistoia (via del Presto 5) le lezioni preparatorie ai “Dialoghi di Pistoia”, festival di antropologia del contemporaneo, con l’antropologo Marco Aime (disponibili anche in streaming sulle pagine Facebook e Youtube del festival a partire dalle 11.15) che approfondirà il tema della XIII edizione: “Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immaginari”. Le lezioni sono pensate per le scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e della provincia, ma anche per gli istituti scolastici di tutta Italia che, da anni ormai, seguono in streaming il mini-ciclo di antropologia ideato dalla direttrice del festival, Giulia Cogoli, e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Nei 12 anni passati, sono stati circa 30.000 gli alunni coinvolti.
 
La prima lezione - «Perché gli esseri umani tentano di dare un ordine al mondo? In realtà il nostro pianeta può vivere benissimo senza di noi e la natura non ha certo bisogno di essere “riordinata”. Siamo noi ad avere bisogno di classificare, di mettere in relazione ciò che vediamo e anche ciò che immaginiamo, perché il nostro cervello necessita di concatenazioni logiche, di elementi messi in sequenze comprensibili, che abbiano una logica a noi chiara: che abbiano una trama, che siano un discorso, una narrazione. Ecco da dove nasce la nostra attitudine alla narrazione, al racconto» dichiara Marco Aime. «Attitudine dettata dalla necessità di comunicare, siamo animali sociali, non potremmo non esserlo, senza questa capacità di trasmetterci informazioni ci saremmo già estinti da migliaia di anni. La forza dell’homo sapiens sta proprio nel saper comunicare e, per farlo, ogni comunità umana ha inventato un linguaggio. Linguaggio che non è solo una sequenza di suoni ordinati, ma è una sorta di lente attraverso cui guardare e leggere il mondo. Cambiare lingua vuole dire anche cambiare modo di pensare». «Ciascuno di noi è il prodotto di storie che abbiamo vissuto e abbiamo ascoltato. In questo modo noi costruiamo il nostro essere umani, la nostra appartenenza a una o più comunità, la nostra capacità di convivere. Quando perdiamo la capacità di ascoltare quelle degli altri, allora nascono le incomprensioni, i pregiudizi, che sono anch’essi il prodotto di narrazioni. Cominciamo a raccontare una storia in cui l’altro, il diverso, diventa l’icona di ogni male. È da queste narrazioni che nascono il razzismo, l’odio per l’altro, le guerre. Un pericolo che dobbiamo evitare e l’unico modo per farlo è ascoltare le storie di tutti», conclude l’antropologo. Al termine dell’incontro, Aime risponderà alle domande del pubblico in teatro e a quelle poste dalle classi collegate in streaming attraverso Facebook e Youtube. Il secondo incontro  previsto invece per mercoledì 27 aprile, alle 11 al teatro Bolognini, con il filosofo Duccio Demetrio.
 
Info - www.dialoghidipistoia.it // La prenotazione, sia per le classi che per il pubblico, è obbligatoria: dialoghi@comune.pistoia.it. // Facebook: https://www.facebook.com/DialoghidiPistoia/
 
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