“Di che cosa sono fatti i ricordi”, incontro con il fotografo Tano D’Amico a Siena il 6 novembre

il 04/11/2015 - Redazione

Dopo il successo del primo incontro con il fotografo Daniele Barraco, la Biblioteca degli Intronati di Siena ospita l’Associazione Culturale 14 Imagine che, in collaborazione con il fotografo senese Samuele Mancini, presenta il secondo appuntamento gratuito di “Siena Workshop”. Venerdì 6 novembre alle ore 17.00, nella sala storica della biblioteca,  si terrà l’incontro “Di che cosa sono fatti ricordi” con il fotografo Tano D’Amico. L’evento, patrocinato dal Comune di Siena e dalla biblioteca stessa, verrà moderato da Giuseppe Gori Savellini, dell’Associazione Culturale Visionaria e vedrà la partecipazione di Alessio Duranti, dell’associazione 14 Imagine.

Tano D’amico - (Filicudi, 1942) è considerato uno dei più importanti fotoreporter italiani. All’età di sette anni si trasferisce a Milano con la famiglia. È il 1949 e Milano portava ancora le cicatrici della guerra. Ma è proprio sui muri diroccati di quei palazzi che D’amico ha il primo incontro con la fotografia. ‹‹Le prime fotografie che ricordo sono quelle dell’Unità. Immagini di violenza. Uomini in divisa con tozzi bastoni in mano che si avventavano sulla folla. […] C’era il contesto. C’erano i punti di partenza per i pensieri e i sentimenti di un bambino. C’era lo spazio per le scelta››. La fotografia come punto di partenza, come decisione consapevole. E la scelta di Tano D’Amico è stata di dare dignità a tutti coloro che ne erano privi. Nel 1967 si trasferisce a Roma. Il clima è in fermento e le contestazioni del 1968 non sono lontane. Inizia a collaborare con la rivista “Potere operaio” che lo invia in Sardegna per testimoniare la trasformazione dei contadini in operai. E’ in questo contesto che scatta le prime foto significative.  Attraverso il suo obiettivo, D’Amico ha saputo raccontare oltre quarant’anni di storia italiana, senza mai dimenticare la dignità dei soggetti immortalati. Le agitazioni studentesche, le rivolte operaie, l’omicidio di Giorgiana Masi, la povertà, la miseria e le contraddizioni di uno Stato. Fotografie rigorosamente in bianco e nero, rigorosamente con una 35 mm. Lui e la sua Leica, sempre insieme, inseparabili. Ha lavorato per ‹‹il manifesto›› e per ‹‹La Repubblica›› e pubblicato due raccolte di fotografie. ‹‹ L’immagine – scrive D’Amico nella prefazione del suo libro “Di che cosa sono fatti i ricordi” – di per sé non è altro che un pezzo di carta sporco di inchiostro. Se vive è perché lo spettatore dà loro vita››

Siena Workshop – Si tratta di un progetto promosso da 14 Imagine, associazione culturale nata a Siena nella primavera del 2015 da un gruppo di ragazzi che condividono la passione per la fotografia e l'immagine mediale e che hanno deciso di porsi come obiettivo la diffusione della cultura della fotografica nel territorio senese. Un punto di riferimento per tutti coloro che hanno interesse ad approfondire, avviare o sviluppare le proprie conoscenze in ambito fotografico a Siena e Provincia, attraverso appuntamenti formativi volti ad indagare i più disparati ambiti del linguaggio fotografico contemporaneo. Il prossimo appuntamento è previsto per il 15 novembre con il fotografo Giuseppe Andretta, docente allo IED di Milano ed esperto del Colore digitale, testimonial X-Rite, Certificato Adobe. 

Info - www.sienaworkshop.com

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