Martedì 8 ottobre alle 17, nella prestigiosa Sala del Palazzo del Consiglio dei XII, in Piazza dei Cavalieri a Pisa, si terrà la presentazione del volume “Dante e Pisa. Lingua arte storia” (Pacini Editore) scritto da Fabrizio Franceschini. Interverranno per i saluti istituzionali Umberto Ascani, presidente Istituzione Cavalieri di Santo Stefano e Filippo Bedini, assessore Cultura Comune di Pisa, che passeranno poi la parola ai relatori Alberto Casadei e Mauro Ronzani (Università di Pisa) e Diego Quaglioni (Università di Trento). Sarà presente e interverrà l’autore, Fabrizio Franceschini, che è stato docente di Linguistica italiana, è accademico della Crusca, vicepresidente della Società Storica Pisana e membro del Centro di Studi Ebraici dell’Università di Pisa. L’evento è stato realizzato in collaborazione tra la Libreria Pellegrini di Pisa e Pacini Editore, con il patrocinio del Comune di Pisa. L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.
 
Negli ultimi decenni Franceschini si è dedicato alla lingua e agli aspetti storico-culturali della Commedia di Dante e dei suoi antichi commenti, con speciale riguardo al culto di Dante a Pisa e a Lucca. È in questo filone di studi che si inserisce la pubblicazione di questo libro, che indaga il rapporto tra Dante e Pisa, che certo non si limita all’invettiva lanciata dal poeta nel canto di Ugolino. Questo volume estende infatti l’analisi ai personaggi pisani del Purgatorio, Nino Visconti, Marzucco Scornigiani e suo figlio Gano, ed esamina questioni legate al finale del Purgatorio e al Paradiso. Sul filo delle parole pisane contenute nella Commedia, ecco che il lettore compie un viaggio dalla «muda», ove fu imprigionato Ugolino, al «monte per che i Pisan veder Lucca non ponno», sino alla Capraia, alla Sardegna e al Mediterraneo. Un libro che tocca questioni cruciali della vita di Dante e tiene vivo l’interesse per il ruolo di Pisa nell’Italia tra Due e Trecento.