Dalla letteratura gli strumenti per codificare la realtà. Dall’11 luglio il festival Filo d’Identità

Pontedera il 22/06/2023 - Redazione
Si chiama “Filo d’identità – incontri, storie, corpi” ed è una rassegna che nasce dalla voglia di condividere, pensare, confrontarsi e costruire dibattito partendo dalle pagine di un libro, da un’immagine o dalle note di una canzone. Così descrivono i due ideatori Stefano Colli e Kendra Fiumanò il festival che si svolgerà tra Montopoli, San Miniato e Pontedera tra l’11 e il 15 luglio con la direzione artistica di Stefano Colli cantante, attore e performer. L’evento rientra tra gli appuntamenti organizzati dalla rete Ready per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. L'iniziativa è sostenuta dal Comune di Montopoli, dalle sezioni soci Unicoop Valdarno e Valdera, dal caffè letterario Vivo!, dal Pomo di Venerə, da Stefano Colli, dalla Libreria Equilibri e patrocinata dal Comune di San Miniato.
 
Il primo appuntamento sarà l’11 luglio a San Miniato, al circolo Arci la Catena e avrà come argomento la scuola con le autrici Gaja Cenciarelli e Maddalena Vaglio Tanet. Il 12 luglio Nat Gildi presenta il suo libro al caffè letterario Vivo a Pontedera mentre a seguire sarà Luca Starita a parlare di identità sessuale. Il giorno successivo gli incontri saranno alla libreria Equilibri di Pontedera con Giulia Muscatelli e Beatrice Salvioni al Centrum Sete Sois Sete Luas. Venerdì 14 luglio il festival si sposta a Montopoli in piazza San Matteo con la scrittrice Anna Maria Gehnyei e lo spettacolo live di Erio, rivelazione di X Factor 2021. La rassegna si chiude il 15 luglio con l’incontro con lo scrittore Matteo Bussola.
 
“Abbiamo scelto – spiegano in conferenza stampa i due ideatori Stefano Colli e Kendra Fiumanò – con grande cura un ventaglio di proposte che ci consentano di riflettere su tematiche profondamente ancorate al nostro tempo, attraverso alcune delle voci più interessanti del panorama letterario e musicale contemporaneo. Tra esordi, opere prime e firme già amatissime della nostra letteratura. Perché siamo convinti che la letteratura possa aiutarci a codificare la realtà e possa essere la base da cui far partire dibattiti, riflessioni, scambi e incontri, un filo appunto che dalle pagine dei libri arrivi al pubblico. Ci teniamo a ringraziare tutte le persone e le realtà che hanno da subito accolto con entusiasmo, supportato e sostenuto questo nostro sogno”.
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