Nuovo appuntamento con la rubrica di Toscanalibri curata da Duccio Rossi "Perchè leggere i #classici": un ciclo di #interviste a docenti universitari, dottori di ricerca, filosofi, scrittori e poeti sul valore dei grandi pensatori latini e greci. Ma anche un modo per confrontarci con quel passato remoto che, in quanto classico, si sovrappone spesso con il nostro presente. Oggi proponiamo l’intervista a Imma Eramo, ricercatrice di Filologia classica presso l’Università di Bari – dove insegna Esegesi delle fonti di storia greca e romana e Letteratura latina – ed autrice del libro dal titolo Il mondo antico in 20 stratagemmi (Editori Laterza, 2023).

Un libro di antichistica che si apre in maniera curiosa, parlando del celebre polpo Paul che in Germania, nel 2010, sembra aver pronosticato la nazione vincitrice dei campionati del mondo di calcio di quell’anno. Ma cosa c’entra un polpo con il mondo antico? A questa e ad altre domande risponde Imma Eramo. Dallo stratagemma più celebre dell’antichità, il cavallo di Troia, escogitato da Ulisse per penetrare all’interno delle invalicabili mura di Priamo, strumento bellico del quale sono state date anche curiose interpretazioni metaforiche, alle fake news di Ramses II con le quali, il Faraone, riuscì addirittura a vincere una battaglia contro gli Ittiti.

Ed ancora le astuzie del mondo romano, quelle di Didone, Annibale, Cleopatra, Giulio Cesare, Caligola: tutti quanti personaggi che in qualche modo hanno usufruito di abili stratagemmi. Un’intervista che fa comprendere che nell’antichità, così come ai nostri giorni, la strategia e l’intelligenza (in greco antico la metis) erano basilari per vincere le guerre, nelle quali non necessariamente avevano la meglio i più forti.