Da Firenze a New York, le sculture monumentali di Donatello in mostra al MOBIA

il 23/02/2015 - Redazione

Si respira aria di Toscana a New York. Le sculture monumentali di Donatello, così come le opere principali di Filippo Brunelleschi, Luca della Robbia, Nanni di Banco, e di altri artisti saranno esposte per la prima volta negli Stati Uniti, in una mostra senza precedenti al Museo di Arte Biblica (MOBIA) a New York City. “Sculpture in the Age of Donatello: Renaissance Masterpieces from Florence Cathedral” (La Scultura all’epoca di Donatello: capolavori del Rinascimento provenienti dalla Cattedrale di Firenze) presenta 23 opere che furono realizzate per il Duomo di Firenze tra il 1400 e il 1450, secondo il progetto originale dell'architetto e scultore Arnolfo di Cambio, solo parzialmente completato. Fu durante questo periodo di 50 anni che la titanica cupola del Duomo, progettata da Filippo Brunelleschi, fu eretta, trasformando la cattedrale nell’ icona architettonica che è oggi. La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario del Museo.

La svolta per il MOBIA - «La Scultura all’epoca di Donatello segna un momento di trasformazione nello sviluppo del MOBIA, e una notevole opportunità per New York ed il pubblico nazionale - ha detto Richard P. Townsend, direttore del MOBIA - Siamo onorati di lavorare con il Museo dell'Opera del Duomo di Firenze a questa mostra innovativa, e siamo grati al presidente Franco Lucchesi ed al Consiglio di Amministrazione dell'Opera per aver reso possibile questa iniziativa, considerando che sono attualmente occupati nella sostanziosa espansione del loro museo storico, per la prossima riapertura al pubblico nell’autunno del 2015. Come istituzione impegnata ad indagare l'influenza profonda e duratura della Bibbia sugli artisti di tutto il tempo, il MOBIA è singolarmente adatto a presentare queste opere coinvolgendo l’intera gamma dei loro contesti storici, spirituali ed artistici. Siamo lieti di celebrare il decimo anniversario del MOBIA ed entrare nel nostro prossimo decennio con questa eccezionale collaborazione».

Viaggio irripetibile - «L'Opera è impegnata a mettere in evidenza sia il significato storico che religioso dei capolavori del proprio museo. Questo ha reso il MOBIA un partner ideale in questo sforzo - ha detto Franco Lucchesi, presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore - La maggior parte di queste opere non hanno mai lasciato l'Italia, ed è improbabile che si potrà mai ripetere questo viaggio, ci auguriamo quindi che questa mostra servirà come ambasciatrice per riscoprire l'esperienza del sentimento religioso attraverso l'arte, e ad approfondire la comprensione di un momento della storia della nostra città che ha influenzato profondamente la cultura occidentale».

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