Da autrice televisiva a scrittrice di romanzi thriller per necessità. Intervista a Marina Macaluso

il 23/06/2010 - Redazione

C’è ancora posto per i sentimenti in un mondo caotico e frenetico come il nostro? Lo abbiamo chiesto a Marina Macaluso, autrice del romanzo thriller Ossessione, No Passione (MJM Editore). Per lei l’amore eterno può ancora nascere, basta volerlo. Quando ognuno persegue solo il proprio interesse però, anche le passioni più nobili possono trasformarsi nelle più pericolose ossessioni. È quello che succede a Luana Cassano, la protagonista del suo romanzo. Trasferitasi a Milano dalla Toscana, perderà letteralmente la testa per un uomo più grande di lei. Molto presto però la vita della coppia si trasformerà in un vero inferno.

Nei fatti di cronaca si trovano numerosi esempi di amori tormentati e finiti in maniera tragica. Quand’è che la passione sfocia nell’ossessione?
“Penso che le cose vadano proprio come nel mio racconto. La passione si trasforma in ossessione quando nella coppia una delle due parti è meno interessata. La persona coinvolta desidera con tutta se stessa che il legame si trasformi in amore eterno. Se però l’altra non ricambia questo sentimento, allora scatta il meccanismo ossessivo, che significa gelosia, morbosità, pedinamenti e continui controlli”.
Passione e ossessione, due termini che si negano tra loro o due facce della stessa medaglia?
“Passione e ossessione non sono due facce della stessa medaglia. Sono due cose distinte tra loro, e non sempre la prima sfocia nella seconda. Non c’è un legame diretto, la passione può anche avere esito positivo e diventare amore eterno. Oppure amore fraterno, come nel caso di due amiche”.
Ogni capitolo del suo libro si apre col titolo di un brano musicale, come una sorta di colonna sonora che accompagna il lettore. Che rapporto c’è fra narrazione e musica?
“Il richiamo costante alla musica è voluto. È la colonna sonora del racconto. Confesso che più che con la narrazione, la musica ha un rapporto diretto con la scrittrice. È la mia passione primaria, per me è di grande importanza. Inoltre, nel testo di ogni canzone che ho scelto c’è un significato che rafforza le parole contenute nel capitolo. La musica fa parte della storia, e aiuta a raccontarla. Il mio consiglio è di leggere il libro e intanto ascoltare la musica. Ogni capitolo andrebbe letto con il sottofondo del brano che gli dà il titolo”.
Luana Cassano, la protagonista del suo romanzo, ha trent’anni. Dunque non è certo una ragazzina sprovveduta, eppure perde letteralmente la testa per un uomo più grande di lei…
“Si ritrova sola in una città grande come Milano, a vivere una vita del tutto nuova. In situazioni come queste è facile appoggiarsi a persone che sembrano più importanti di ciò che sono in realtà. È la solitudine che a volte ci fa avvicinare alle persone negative. Siamo circondati da molta gente, ma è difficilissimo creare rapporti importanti. Ognuno alla fine pensa a sé, e fa la propria vita. C’è un capitolo dove la protagonista del libro va a Londra, come è capitato a me. Ho voluto raccontare un po’ la mia avventura dalla provincia alle grandi capitali”.
Una storia di passione, e di ossessione, vissuta tutta sullo sfondo di una Milano frenetica. I ritmi accelerati della vita di oggi lasciano ancora posto per l’amore?
“In questo caso volere è potere. Troppo spesso sento dire frasi come ho da fare, sono impegnata. Io penso che sia solo una scusa per non vivere i sentimenti e le cose importanti, come l’amore e la famiglia. Credo invece che ci sia tempo per tutto. L’amore si può conciliare anche con la vita frenetica”.
Da autrice televisiva a scrittrice di romanzi thriller. Perché questa scelta?
“È semplice. Quando lavoravo per Mtv e All Music mi occupavo della parte creativa. Adesso invece in Rai mi occupo di produzione, un ruolo che lascia sicuramente meno spazio alla fantasia. Così in questi ultimi sette anni ho accumulato così tanta creatività inespressa, che ho dovuto per forza farne qualcosa. Si può dire che il libro nasce da una mia necessità”.
Un blog tutto dedicato al libro, e persino una pagina di facebook. Quanto conta per lei il rapporto con i lettori?
“Il blog è nato insieme all’idea del libro. È un diario, in cui ho cominciato a scrivere per spiegare come è nata l’idea di questo racconto. Poi ho continuato, spiegando passo dopo passo le varie fasi della storia, compresa la dura ricerca di un editore che volesse pubblicarmi. La pagina su Facebook la aggiorno quotidianamente con gli ultimi eventi in programma. Quando scrivevo “Ossesione No Passione” avevo organizzato un sondaggio on-line per far scegliere ai lettori il nome di un personaggio del mio racconto. Adesso sto scrivendo un altro libro, e mi piacerebbe farlo in modo interattivo, facendo partecipare i lettori alla realizzazione della storia”.

Matteo Leoni

SOTTO TORCHIO
LIBRO E AUTORE PREFERITO
“Marina” di Carlos Ruiz Zafon
L’ULTIMO LIBRO LETTO
“Prima di morire addio” di Fred Vargas
IL LIBRO DA CONSIGLIARE AI LETTORI
“L’anello dello straniero” di Barbara Wood
LEGGERE È…
Sapere

Torna Indietro

NEWS

Libri

x

Continuando la navigazione o chiudendo questa finestra, accetti l'utilizzo dei cookies.

Questo sito o gli strumenti terzi qui utilizzati utilizzano cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetto Cookie Policy
X
x