Con Cesare Pavese tra memoria e oblio. “La luna e i falò” in anteprima al Teatro Antella

Bagno A Ripoli il 23/01/2023 - Redazione
Venerdì 27 gennaio alle ore 21 va in scena al Teatro comunale Antella di Bagno a Ripoli “La luna e i falò. Time never dies” di e con Luigi D’Elia per la regia di Roberto Aldorasi, riscrittura scenica di uno dei capolavori della letteratura del Novecento, “La luna e i falò” di Cesare Pavese. Prima dello spettacolo l’incontro a più voci “Il tempo non muore, il cerchio non è tondo. Memoria e oblio nelle domande dell’arte”.

L’opera - Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato il capolavoro di Pavese, “La luna e i falò” è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. "Un paese ci vuole" scrive l'autore nel primo capitolo del libro "non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti". Dopo molti anni di lavoro sul racconto della natura, D’Elia sposta il fuoco sull’umano, sulla ricerca interiore, sulle domande pressanti che hanno a che fare con il ricordare, con la memoria, privata e collettiva, approdando alla sua prima vera opera come autore. Pochi mesi prima del suicidio, ne “La luna e i falò”, Cesare Pavese coglie il frutto aspro e maturo del tema di tutta una vita, quello del ritorno sui luoghi che da sempre sono i nostri e che, per poter vivere, siamo costretti a fuggire. È un testo che tutti amiamo così tanto da esserci accontentati, forse, della sua versione più facile, più partigiana, più italiana. “La luna e i falò” stimola però domande nuove: se avessimo sbagliato tutto? Se la memoria avesse bisogno di essere cantata in un altro modo intorno al quale non ci siamo mai realmente interrogati? E se invece fosse l’oblio a portare la luce? E un paese ci vuole davvero? In questo tempo di grandi cambiamenti e domande, collettive e private, sui temi delle origini, delle identità, del passato e delle patrie, desideriamo fare tesoro di un’apertura e osare attraversare quest’apertura con coraggio e con il caro, carissimo, Cesare Pavese. Come se lo incontrassimo per la prima volta. Qui e oggi.

L’incontro - Da queste riflessioni nasce l’incontro a più voci "Il tempo non muore, il cerchio non è tondo. Memoria e oblio nelle domande dell’arte" in programma sempre venerdì 27 gennaio, dalle ore 16.30 alle ore 19, al Teatro Antella. “Cercheremo di indagare cosa la pratica artistica, a partire da quella teatrale, possa ancora generare di vivificante, fuori dalle retoriche e dalle commemorazioni, riguardo il ricordare e il dimenticare. E lo faremo su diversi piani, da quello privato a quello civile, da quello storico a quello sociale: cos’è oggi il ricordare e il dimenticare?” riflette Luigi D’Elia. Al dialogo, aperto al pubblico, parteciperanno Daria Bonfietti, presidente Associazione Parenti Vittime Strage di Ustica, Laura Palmieri, curatrice dei programmi teatrali di Rai Radio3, Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e fondatore di Alzheimer Fest, la poetessa Beatrice Zerbini, il regista e direttore artistico di CapoTrave/Kilowatt Luca Ricci, la scrittrice Laura Gambi, lo storico della filosofia e studioso di teatro Enrico Piergiacomi, la psicoterapeuta e curatrice teatrale Elena Sorbi e un rappresentante dell’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, oltre a Luigi D’Elia e Roberto Aldorasi.

Lo spettacolo – Spazio scenico di Roberto Aldorasi e Francesco Esposito, disegno luci di Davide Scognamiglio, video e foto di Michela Cerini e Davide Scognamiglio, produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia con il sostegno di Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “Hermes” finanziato dal Programma CBC Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, Archètipo, Festival Parthenium Calling e la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese.

Info - Teatro Comunale Di Antella, via Montisoni 10, Bagno a Ripoli (Firenze). Tel 055 621894 www.archetipoac.it | prenotazioni@archetipoac.it | Prezzo Biglietti: Intero 14,00 Riduzioni 12,00 (Sotto i 12 e sopra i 65 anni - Soci Coop Firenze - Carta dello Studente - Iscritti ai laboratori Archètipo). I biglietti della stagione sono in prevendita in tutti i Punti TicketOne e online su www.ticketone.it
 
Torna Indietro

NEWS

Libri

x

Continuando la navigazione o chiudendo questa finestra, accetti l'utilizzo dei cookies.

Questo sito o gli strumenti terzi qui utilizzati utilizzano cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetto Cookie Policy
X
x