“Come una pianta di cappero”, pubblicato il primo romanzo di Massimo Granchi

il 04/11/2013 - Redazione

Un romanzo che esplora le fragilità umane e la paura di vivere per proporre una riflessione sull’amore, sulla ricerca della felicità e sui suoi lati oscuri. È “Come una pianta di cappero” (0111 Edizioni), opera prima di Massimo Granchi che sarà disponibile a partire dal 4 novembre. Si tratta della storia di una bambina nata nella seconda metà del Novecento in una famiglia di umili origini e in un quartiere popolare della periferia di Cagliari. Edda, questo il suo nome, diventerà una donna forte, ma fragile allo stesso tempo. La sua incapacità di vivere si trasformerà e diventerà malinconia, ansia e infine depressione, una malattia che non le lascerà scampo e che annebbierà tutto il resto.

La storia - Edda ha una madre distratta da tanti figli e dall’alcool ed un padre troppo assente per motivi di lavoro. La bambina cresce ostinata e fragile, in mezzo alle molteplici stravaganze dei suoi fratelli. Il sogno è l’unica dimensione in cui può vivere. Edda, infatti, vorrebbe godersi la libertà fuori dalle quattro mura domestiche, dalla sua città e da se stessa. Alcuni viaggi verso l’emancipazione, a volte obbligati, la portano per lunghi periodi ad allontanarsi dalla Sardegna ed a vivere in Continente. A Palermo fa la giostraia ed è ospite di una famiglia di zingari. A Roma è acrobata in un circo e scopre l’amore. Mentre la vita incombe, si definiscono in lei i segni di una debolezza emotiva profonda, aggravata dai molti ostacoli che incontra, dagli amori infelici e dai fallimenti che subisce. Conosce Onofrio, l’uomo che diventerà suo marito, e grazie a lui sembra pacificarsi con la parte tormentata della sua anima. Ma che cosa accade quando il viaggio non può più essere un rifugio? Quando la stabilità sfugge ed è minata da rapporti umani tormentati, dall’improvvisa malattia di un padre adorato e dalla tragica morte del fratello più caro?

L’autore
- Massimo Granchi è nato a Cagliari nel 1974. Vive in provincia di Siena e lavora nel settore pubblico della formazione professionale. E’ sposato ed ha quattro figli. Si è Laureato in Scienze Politiche a Cagliari, ha conseguito il dottorato di ricerca in Istituzioni e Società a Siena e si è perfezionato in Media, storia e cittadinanza all'Università di Milano. Ha pubblicato "Camillo Berneri e i Totalitarismi" (Reggio Calabria, 2006) e "Siena: Immagine e realtà nel secondo dopoguerra" (Siena, 2010). Ha scritto articoli su riviste nazionali sui temi della comunicazione pubblica e istituzionale, sulla storia della comunicazione e sullo sviluppo locale. "Come una pianta di cappero" è il suo primo romanzo.

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