“Come gli scambi del treno”, Elisabetta Salvatori racconta Madeleine Delbrêl a Lucca

il 23/10/2015 - Redazione

Proseguono gli appuntamenti con la rassegna “Conversazioni in San Francesco”, giunta alla seconda edizione e dedicata quest’anno al rapporto tra sacro e profano. Sabato 24 ottobre alle ore 21.00, nella Chiesa di San Francesco di Lucca, l’attrice, autrice e regista Elisabetta Salvatori propone lo spettacolo “Come gli scambi del treno. La vita di Madeleine Delbrêl” in cui racconta la storia di una donna del secolo scorso di straordinaria attualità.

Lo spettacolo - Sul palco, insieme al violino e alla chitarra di Matteo Ceramelli, l’autrice ripercorre la vita intensa e drammatica della francese Madeline Delbrêl (Mussidan, 24 ottobre 1904 – Ivry-sur-Seine, 13 ottobre 1964), mistica, poetessa e assistente sociale, una donna che respira tutte le contraddizioni del secolo in cui vive. A diciassette anni Madeleine professa un ateismo radicale e profondo, al punto da scrivere: «Dio è morto... viva la morte». L'incontro con alcuni amici cristiani e in particolare l'ingresso nei domenicani del ragazzo che amava, la spingono a prendere in considerazione la possibilità dell'esistenza di Dio. Assistente sociale attivissima, opera nella periferia operaia di Parigi, a Ivry-sur-Seine, condividendo una semplice vita fraterna con alcune compagne; la presenza di una municipalità comunista la mette a contatto con un contesto segnato da un aspro confronto tra comunisti e cattolici. Madeleine, la mistica senza visioni appassionata di parole e profondamente calata nel reale, diventerà una delle più grandi poetesse del ‘900.

Elisabetta Salvatori – Nata in Versilia, è attrice autrice e regista. Dopo gli studi artistici scopre il teatro. Inizia con le favole, poi si avvicina alla narrazione per adulti e in scena rimane solo la sua voce che in alcuni racconti, quelli dedicati alla sua terra, sa intrecciarsi al dialetto versiliese con delicatezza e maestria. Le storie che sceglie sono vere, le raccoglie incontrando anime, luoghi e tradizioni con la curiosità di chi sa scoprire episodi rimasti nascosti, ne documenta l’origine con cuore e perizia, per poi riportarle alla luce e riconsegnarle al pubblico con la cura e la passione di una restauratrice. Ama raccontare storie di vita vissuta, di sentimenti vibranti, di minime azioni, di dolori e passioni, di coraggio e amore. Il linguaggio è intimo, reale semplice e per questo dirompente, rende vive le sue trame, cattura chi ascolta. Sentire la sua voce, con tutti i suoi colori, porta lontano, pur restando vicinissimi.

Info - Ingresso gratuito | www.nuovieventilucca.it 

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