Ciao Nanda, con te abbiamo scoperto l’America

il 19/08/2009 - Redazione

“Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue”. Queste parole, scritte da Fernanda Pivano l’11 settembre 2001 in seguito all’attacco delle Torri Gemelle, risuonano oggi come una sorta di testamento spirituale. All’età di 92 anni Nanda, come la chiamavano gli amici, si è spenta lasciando un vuoto difficile da colmare. Con lei se ne va infatti un pezzo di storia d’Italia, un patrimonio letterario e culturale inestimabile. Questa gentile, appassionata, vorace, generosa militante della buona letteratura (così la definisce Irene Bignardi in un articolo a lei dedicato su La Repubblica) è stata molto di più che la grande traduttrice delle opere di poeti e scrittori come Mailer, Hemingway, Kerouac e tanti altri. E non ci ha fatto solo conoscere i guru della Beat Generation. Da sola, grazie a tanti viaggi e a tanta passione, Fernanda Pivano ha costruito un ponte tra la cultura americana e quella italiana; un ponte che ha resistito nel tempo e che continuerà a stare in piedi anche adesso che lei non c’è più con il suo entusiasmo inesauribile e la sua voglia di dire e fare.

Simona Trevisi

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