Cetona, sabato 4 giugno. Storia della strada del Sole

il 02/06/2011 - Redazione

Le generazioni attuali sono abituate alla Autostrada e alla possibilità di percorrere a velocità sostenuta queste strisce di asfalto che attraversano l’Italia. Ma c’è stata un’epoca, non molti decenni fa, in cui anche l’Autostrada del Sole non c’era. Era il 1956 quando, su uno sterrato di poche centinaia di metri, venne dato inizio ai lavori per la sua costruzione. Nel 1964, appena otto anni dopo, l’Autostrada del Sole era una realtà che univa Milano a Napoli con i suoi 755 chilometri di asfalto.

Storia della strada - Le vicende della realizzazione di questa grande opera, tra ricostruzione storica fedele e romanzo, tra personaggi reali e di invenzione, che in essa compiono il loro destino, viene narrata sapientemente in “La strada dritta” (Mondadori), il primo volume di Francesco Pinto, ex direttore di RaiTre e oggi a capo del centro di produzione Rai di Napoli.

Presentazione - Sabato 4 giugno (ore 18) a Cetona, nella sala polivalente, promossa dalla Fondazione Lionello Balestrieri e patrocinata dal Comune, si terrà la presentazione del volume con l’intervento dell’autore stesso, del giornalista Paolo Franchi, e del professor Stefano Maggi, docente di storia contemporanea all’Università degli Studi di Siena. Accanto a loro, oltre al presidente della Fondazione Sirio Bussolotti, Luca Ceccobao e Marco Macchietti, rispettivamente assessore regionale e provinciale alle infrastrutture e mobilità, che contribuiranno a rendere la discussione, oltrechè letteraria, legata all’attualità della situazione della rete viaria.

La strada dritta - “La presentazione – spiega Sirio Bussolotti, presidente della Fondazione Balestrieri - sarà un’occasione, sia per confermare l’attenzione che da sempre questa comunità presta alla cultura e grazie a cui Cetona ha visto nei suoi luoghi più belli avvicendarsi grandi della poesia della letteratura e delle arti in genere, sia per affrontare insieme temi di stringente attualità”. Il fascino delle storie dei personaggi reali e inventati dall’autore, che in questa storia trovano il loro destino, si intreccia del resto in “La strada dritta”, con la rilevanza della documentazione storica di un’opera che ha cambiato il futuro dell’Italia, unendo nord e sud in un'unica prospettiva, in un unico destino.

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