"Caterina Raccattacanzoni", racconto-spettacolo sulla Toscana tradizionale, il 13 dicembre a Firenze

il 09/12/2010 - Redazione

In occasione della IV Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare, e in conclusione del progetto “Anno dei mezzadri”, l'Istituto Ernesto de Martino, la Provincia di Firenze, e l’associazione Le Radici con le Ali, lunedì 13 dicembre propongono al Teatro dell'Affratellamento di Firenze (via Orsini 73, gratis) il racconto-spettacolo "Caterina Raccattacanzoni".

Lo spettacolo - La Toscana più autentica, combattiva, popolare, sarà raccontata attraverso le canzoni raccolte da una delle figure più affascinanti dell’oralità cantata, Caterina Bueno (1943-2007), e verranno ulteriormente arricchite da racconti, filmati, immagini sul contesto in cui l'indimenticabile ricercatrice e interprete si è mossa. E tra brani della tradizione come Cinquecento catenelle d’oro, E la mi’ mamma, Grano grano, La leggera delle donne, l'opera di Caterina Bueno verrà così ripercorsa da un “raccontastorie” speciale quale è l'antropologo e docente Pietro Clemente, insieme a un folto gruppo di musicisti, tra i quali svettano i nomi dei fratelli Marino e Sandro Severini (ovvero i Gang), e del chitarrista sardo Alberto Balia.

Attenzione puntata sui canti popolari - “Caterina Bueno è stata una figura importante nel campo della musica popolare italiana – spiegano gli ideatori del progetto. Lo è stata sia come interprete, fin da giovanissima, partecipando agli spettacoli Bella Ciao (1964) e Ci ragiono e canto (1966), sia per la capacità di fare ricerca nei luoghi della cultura popolare. E il suo lavoro ha dato alla musica popolare toscana un valore e un riconoscimento nazionale. Nel passaggio tra le generazioni però, la sua esperienza e il suo repertorio rischiano di scomparire o perdere di senso. Lo scopo del nostro racconto-spettacolo è creare perciò un evento che sia di memoria attiva del repertorio di Caterina e sappia connettere i canti alla storia della canzone popolare, ma soprattutto alla storia della Toscana e dell’Italia”.

Le tematiche - In un dialogo coinvolgente e aperto col pubblico, il filo rosso del mondo popolare permetterà infine di trattare da una prospettiva inedita altri temi importanti come l'emigrazione, il lavoro, le lotte sociali, l'infanzia, ma anche l'amore nel mondo contadino, e di riconnettere così i canti “salvati” da Caterina Bueno con la storia dei gruppi sociali a cui sono appartenuti.

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