Cassandra a Mogadiscio. Igiaba Scego inaugura Orbetello Book Prize il 29 giugno
Orbetello il 21/06/2023 - Redazione
Entra nella parte finale della sua seconda edizione il premio Orbetello Book Prize che, dopo il riconosciuto successo del 2022, torna anche quest’anno con tre autori italiani che si contenderanno il primo premio dell’Orbetello Book Prize 2023. Dal 29 giugno al 1 luglio i tre finalisti incontreranno il pubblico nei Giardini Chiusi di Orbetello (GR) - Ingresso libero ed entrata da Piazza Cortesini.
La prima serata è prevista giovedì 29 giugno con inizio alle ore 19,30. Eugenio Murrali, giornalista e membro della Giuria di Selezione del Premio intervisterà Igiaba Scego per Cassandra a Mogadiscio (Bompiani). Scrittrice italosomala, collaboratrice di Internazionale e de La Lettura del Corriere della Sera, Igiaba Scego è stata nella dozzina del Premio Strega dell’edizione di questo anno. Il suo è un romanzo che unisce vita politica e personale, in cui si sovrappongono le diverse lingue e realtà dei personaggi. Complessi e attuali i temi: da quello dell’appartenenza, a quelli della famiglia diasporica,
delle origini, della ricerca e dello sradicamento. Centrale è la parola: quella che squarcia, che resiste, che restituisce, come ha scritto Jhumpa Lahiri.
Venerdì 30 giugno un doppio appuntamento: alle ore 19,30 Annalena Benini, scrittrice, membro del Gruppo di Selezione del premio, intervista Matteo B. Bianchi per La vita di chi resta (Mondadori). Una storia autobiografica e triste. Il racconto dell’esperienza più dolorosa della vita dell’autore: si chiamano sopravvissuti coloro che restano in vita dopo il suicidio di una persona cara. Questo è il tema principale del romanzo, il suicidio di S., l’ex compagno di Matteo B. Bianchi e lui che, in queste pagine, ricompone appunti che ha raccolto per circa vent’anni. Come vive chi sopravvive al suicidio di una persona amata?
E sempre venerdì alle ore 20,30 sarà Teresa Ciabatti, scrittrice e membro del Gruppo di Selezione a intervistare Paolo Giordano per Tasmania (Einaudi). Tasmania, un romanzo sul futuro. Quello che temiamo e desideriamo, ma anche quello che non avremo, che stiamo costruendo e quindi cambiando. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e la voce calda di Paolo Giordano sa raccontarlo come nessun'altra. Un romanzo attuale, sensibile, vivo, contemporaneo. Perché ognuno cerca un luogo dove sia possibile salvarsi.
Il grande finale di questa seconda edizione è previsto sabato 1 luglio con inizio alle ore 19.30: Paolo Di Paolo, presidente della Giuria, scrittore e critico letterario, intervisterà lo scrittore spagnolo Fernando Aramburu a cui verrà consegnato il premio “Tributo alla Carriera”. Aramburu si è imposto nel panorama letterario internazionale per la forza della sua letteratura, e ha la capacità di intrecciare i grandi temi universali con le vite delle famiglie, degli uomini e delle donne protagonisti della Storia. Autore basco, ha raggiunto l’apice del successo con Patria, con cui ha vinto il Premio de la Crítica (2016) e il Premio Nazionale di Letteratura per la Narrativa di Spagna (2017) e in Italia, il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Edito in Italia da Guanda e tradotto da Bruno Arpaia, Fernando Aramburu in questo periodo è uscito in Italia con Figli della favola – Guanda editore.
A seguire, la premiazione per la migliore opera di narrativa. Il vincitore di OBP 2023 sarà proclamato dal Gruppo di Selezione, con il Gruppo dei Lettori Forti e in collaborazione con la novità di quest’anno: i 50 giurati del Gruppo “Amici del Parco della Lettura”. Una menzione speciale, in questa occasione, e come traduttore la riceverà Bruno Arpaia, anche scrittore e giornalista. Presenterà le tre serate Carola Carulli, giornalista, conduttrice del Tg2, scrittrice (in libreria con Tutto il bene, tutto il male, Salani).
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