Caro Babbo Natale...

il 23/12/2010 - Redazione

Senza francobollo e senza destinazione Lapponia. Senza nessuna pretesa di esaudire i vostri desideri per il Natale alle porte tranne quello di pubblicare le vostre letterine, curiose, simpatiche, serie o semiserie, corte o lunghe che siano. Senza limite di età, inoltre, perché i desideri, si sa, specie in questo periodo, sono comuni ai grandi e ai piccini. In questa pagina le prime letterine raccolte tra alcuni bambini che, tra promesse di essere sempre più buoni, in un fiabesco rapporto d’amicizia con il lontano corrispondente dal cappello rosso e la barba bianca, esprimono la dolcezza e la naturalezza di un sogno tutto natalizio. Nei prossimi giorni saranno pubblicate anche le vostre letterine o quelle dei vostri bambini tra le pagine del Corriere di Siena e on-line su www.sienalibri.it.
Inviate le vostre lettere a Babbo Natale via mail a corrsiena@edib.it oppure a redazione@sienalibri.it.

Caro Babbo Natale,
è la prima volta che ti scrivo, non ho capito ancora bene chi sei ma mi hanno detto che puoi portarmi tanti regali e per ora mi basta.
Non so bene che cosa chiederti, del mondo ho visto ancora poco.
Mi piacerebbe avere tanti riccioli biondi così la mamma non mi mette più il cappello,
vorrei avere un po’ più di equilibrio per camminare da sola e andare dove voglio io.
Mettiamoci anche due ciucci nuovi che non si sa mai, e poi un gioco nuovo ogni giorno, facciamo due.
Dimenticavo..La mia mamma vorrebbe che io avessi più fame, vedi se puoi fare qualcosa anche per quello. Per ora mi sembra che possa bastare magari inizio già a pensare a quello che voglio il prossimo anno.
Ti saluto e mi raccomando non fare troppo rumore sennò mi sveglio e poi piango.
Ciao Babbo Natale.
Eva

Caro Babbo Natale,
non so se esisti davvero…mi sembra che in giro ci siano un po’ troppi sosia tuoi e, tra tanti, non so più riconoscere chi è quello vero!
Quando ero più piccola (ora ho "solo" 28 anni) sognavo di fare la tua aiutante e di girare con te in lungo e in largo distribuendo doni e rendendo felici le persone. Ero convinta che tu avessi dei super poteri anche perchè non mi spiegavo come riuscissi a fare il giro del mondo in una sola notte! Poi, crescendo, ho capito che tu in realtà sei un po' il nonno di tutti e, in quanto tale, fai quello che puoi: non esaudisci desideri impossibili ma ci fai credere che questi possano realizzarsi.Nell'ultimo anno non credo di essere stata troppo brava sicchè non mi sento di farti grandi richieste. Parafrasando Charles Bukowsky ti chiedo solo un Natale a luci spente e con le persone accese e sognanti, meno di corsa e più concentrate sulle cose importanti della vita, meno arrabbiate e più disposte invece a regalare sorrisi.
ps: se poi nel sacco ti c'entra la macchina per il teletrasporto mi faresti tanto felice...così potrei in un baleno arrivare dove voglio essere!
pps: Mi saluti tanto le renne?????
Simona, 28 anni

Caro Babbo Natale,
Chi sa quante lettere riceverai in questo periodo: anzi, quante ne avrai già ricevute, visto che oramai manca solo qualche giorno alla notte più attesa dai bambini. Dolci, giocattoli, peluches e bambole sono le tue specialità. Ma io ti chiederei qualcosa di diverso, visto che non sono più un “cittino”, come si dice qui a Siena. Ti chiederei qualche certezza in più per noi giovani, per noi “ragazzi cresciuti” che ci avviciniamo con tanta fatica al mondo del lavoro. Magari tu, caro Babbo Natale, hai qualche conoscenza che conta, visto che tutti gli anni porti doni a tutti i bambini del mondo. Forse ti sarà capitato di portare doni al figlio di quell’assessore, al nipote di quel ministro o di quel parlamentare. Se hai la possibilità, come regalino di Natale, ti chiederei di ricordare a questi signori che è importante investire nelle nuove generazioni, creare loro un futuro, offrire loro delle prospettive. Altrimenti, se così non dovesse essere, noi “ragazzi cresciuti” rimarremo per sempre dei “bamboccioni” (come era solito dire un illustre economista scomparso proprio in questi giorni), e se rimarremo “bamboccioni” non ci sposeremo. E se non ci sposeremo non faremo figli (anche se questa non sembra essere ultimamente una condizione necessaria), e senza figli tu, caro Babbo Natale, rimarrai senza piccoletti ai quali portare regali, e quindi rimarrai a tua volta disoccupato. Come vedi, caro Babbo Natale, esaudire questo mio “sogno-regalo” è anche nel tuo interesse. Ti faccio i miei più sinceri auguri di Buon Natale, e mi raccomando: salutami la Befana, per la quale ho un’altra bella letterina. Duccio, 32 anni

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