Gli assedi sono stati un elemento sempre presente e centrale nelle guerre delle età passate. E proprio agli assedianti e agli assediati è dedicato l’ultimo libro di Duccio Balestracci, intitolato, appunto, “Stato d’assedio” (Il Mulino), che sarà presentato venerdì 19 novembre alle ore 16.30 a Firenze, nell’Accademia toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” (via Sant’Egidio 23). Intervengono insieme all’autore Giuliano Pinto, Franco Cardini e Chiara Frugoni. Sarà possibile seguire l’evento da remoto collegandosi con la piattaforma https://us02web.zoom.us/j/88282282861
 
Il libro - Ci sono soldati che salgono furiosamente con le scale brandendo spade; altri che difendono le mura; ci sono fiamme che si alzano; minacciose bocche da fuoco puntate le une contro le altre dai due versanti; ci sono gli occhi sbarrati dei cavalli nel mezzo della battaglia e i gesti imperiosi dei comandanti che ordinano l'assalto. È l'assedio. Borghi e città erano murati, contro l'arrivo di un nemico la miglior difesa era per l'appunto rinchiudersi; al nemico, se mancava l'effetto sorpresa, non rimaneva che porre l'assedio. Centrandosi sui secoli che vanno dal Medioevo alla fine del Settecento, ma senza trascurare i principali episodi dell'età antica, Balestracci passa in rassegna le tattiche messe in opera da assedianti e assediati, i mezzi a disposizione, siano le macchine per dare l'assalto alle mura oppure le catapulte e più tardi l'artiglieria, i proiettili infuocati, lo scavo di gallerie. Ma anche la guerra psicologica, fatta di minacce e beffe tra nemici che stanno a tiro di voce, gli assedianti sotto gli occhi degli assediati. Attraverso una messe amplissima di esempi, una fenomenologia dell'assedio nelle sue tattiche, ma anche nella vita quotidiana, fuori e dentro le mura.