Aspettando L’Eredità delle Donne. A Mappe è il momento di Sara Fruner con “L’istante largo”

Firenze il 05/10/2020 - Redazione
A Mappe arriva la scrittrice Sara Fruner: inizia il viaggio nel passato del giovane Macondo verso la verità, nel romanzo “L’istante largo”, edito per Bollati Boringhieri. Il decimo incontro dell’Anteprima de L’Eredità delle Donne sarà moderato da Titti Foti, giornalista de La Nazione. Appuntamento in diretta streaming martedì 6 ottobre, alle ore 18.00, sulla pagina Facebook del festival L’Eredità delle Donne e su quella de La Nazione, media partner dell’anteprima del Festival. Il festival L’Eredità delle Donne è diretto da Serena Dandini e si terrà dal 23 al 25 ottobre a Firenze. È un progetto di Elastica e di Fondazione CR Firenze con il supporto di Gucci e il patrocinio del Comune di Firenze.

Il volume - Con una scrittura limpida e poetica, Sara Fruner offre in questa occasione una riflessione profonda e rivelatoria sull’imprevedibilità dei legami che forgiano, educano e crescono, come quelli familiari. Quella de “L’istante largo” è la storia di Macondo, giovane di quindici anni, dal quoziente intellettivo da capogiro, lettore vorace con il mito di Sherlock Holmes e Martin Mystère. Macondo vuole scoprire che cosa c'è davvero nel suo passato, zona troppo buia per ignorarla, e per farlo dovrà vedersela con l’amata nonna, l’anticonformista artista cilena Rocío Sánchez. Lei conosce la verità, ma è determinata a rivelargliela solo dopo il raggiungimento dei diciotto anni, nel frattempo custodisce il segreto dentro una scatola inaccessibile, nel suo studio. Macondo comincia un’indagine personale, raccogliendo indizi e aneddoti dai foglietti che la nonna gli scrive strappandoli da un blocchetto che porta sempre appeso al collo: un intervento alla gola le ha portato via la voce e lei comunica matita alla mano. Macondo scoprirà presto di portare inscritto nel nome ben più del senso di solitudine ispirato dal paese inventato da Gabriel García Márquez: nel suo nome è racchiusa tutta la sua storia. La sua ricerca d'identità diventa allora un cammino sia verso se stesso, sia verso chi lo ha amato, un percorso che lo conduce fino all’Istante largo, soggetto di un quadro della nonna, ma soprattutto epifania di un momento che apre le porte della consapevolezza: la famiglia non è necessariamente una struttura costruita a priori, ma può assumere le forme più diverse, spuntare in situazioni in cui i legami di sangue non ricoprono alcun ruolo, diventare uno spazio immenso per chi ama. Così come gli amori rimasti incompiuti, quelli terminati presto, e ogni legame spezzato del nostro passato può avere una seconda, inattesa, chance che ci sorprende.
 
L’autrice - Sara Fruner è laureata in inglese a Venezia, a Ca’ Foscari, e specializzata in traduzione letteraria dall’inglese all’Istituto Superiore Interpreti e Traduttori di Milano e a Ca’ Foscari. Per alcuni anni nell’editoria si è occupata di letteratura postcoloniale, traducendo autori quali Dionne Brand, Monique Truong, Sello Duiker, Don McKay. Dal 2017 abita a New York, dove è docente di italiano presso la New York University e il Fashion Institute of Technology. I suoi articoli sono apparsi su «La Voce di New York», «CinematoGraphie», «Magazzino 23», «Brick». Collabora come traduttrice e performer con la Magazzino Italian Art Foundation e il Center for Italian Modern Art. È Professional Member della Authors Guild e delle PEN America Women. In poesia, pratica il bilinguismo: Bitter Bites from Sugar Hills, la sua prima raccolta in inglese, ha visto la luce nel 2018, Lucciole in palmo alla notte, la sua prima raccolta in italiano, nel 2019.
 
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