Nell’anno del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, è uscito da poche settimane il libro del senatore Andrea Marcucci dedicato al patriota Antonio Mordini. “Antonio Mordini e il terzo partito”, è il titolo della monografia dedicata all’illustre cittadino barghigiano, edita da Maria Pacini Fazzi all’interno della Collana “Toscana. Cultura, storia e costume, con prefazione di Zeffiro Ciuffoletti e post fazione di Umberto Sereni.

Il volume - Uomo politico di lungo corso, stretto collaboratore di Garibaldi e poi parlamentare del Regno d'Italia, Antonio Mordini ha avuto un ruolo di primo piano nella storia e nella politica del Risorgimento italiano, e la sua figura viene oggi rivalutata nella sua completezza. Il suo profilo biografico, protagonista del Risorgimento e poi della vita politica della sinistra nell’età liberale, rappresenta un contributo alla conoscenza della nostra storia patria. Originali soprattutto i capitoli dedicati alla teoria e all’organizzazione del Terzo Partito, concepito come tentativo di una prima radicale modifica del sistema politico del Regno, e su cui il libro del senatore Marcucci si sofferma particolarmente, facendo una ricostruzione analitica e approfondita. Un tema, quello lanciato da Antonio Mordini, che tornerà ciclicamente sulla scena italiana, anche con l’avvento della Repubblica. Anzi a scorrere i documenti dell’archivio del patriota barghigiano sembra di calarsi nell’attualità delle cronache parlamentari. Tanto che chi oggi cerchi di misurarsi sulla fondazione di pensieri politici nuovi, in grado di modificare il sistema politico, deve senza ombra di dubbio tornare a meditare sulla lezione di Antonio Mordini.

L’autore - Appassionato di storia del Risorgimento, Andrea Marcucci ha "incontrato" la figura di Mordini anche nel suo contesto familiare. Il parlamentare barghigiano, infatti, è il bisnonno della moglie del senatore, Marianna Mordini. E a palazzo Mordini a Barga, esiste un archivio che contiene una documentazione molto nutrita sulla vita del collaboratore di Garibaldi: lettere a colleghi, ma anche ad amici, proclami, appunti, bozze, discorsi parlamentari. Documenti raccolti dallo stesso Mordini, che si impegnò durante la propria vita in questa attività, continuata poi dai discendenti. Una fonte storica senza eguali per ricostruire uno spaccato del Risorgimento Italiano in generale, ma anche di quello relativo a Lucca e alla Valle del Serchio.