"Andante verso" per camminarsi dentro. Presentato il nuovo libro di Riccardo Benucci

il 20/07/2009 - Redazione

Spesso quando viaggiamo e ci troviamo a scoprire luoghi prima sconosciuti capita di non prendere in considerazione, e quindi valorizzare, i particolari e le piccole sfumature che si presentano davanti ai nostri occhi. Forse basterebbe soffermarsi e godere degli attimi e dei momenti unici che un viaggio riesce a regalare. Il poeta senese Riccardo Benucci, presidente del Circolo dei Lenti di Siena, nella sua raccolta di poesie “Andante verso” (Betti Editrice) è riuscito a soffermarsi proprio su questi dettagli regalando al lettore la gioia e la bellezza di un viaggio all’insegna della “lentezza” raccontando quello che, molti viaggiatori, non riescono a vedere con i propri occhi e con il proprio cuore. Così questo piccolo libro custodisce due viaggi, uno immaginario e uno reale, che guidano il lettore ad un’attenta e profonda riflessione sul mondo circostante. “Andante verso” raccoglie due poemetti: “Straniamento della Conchiglia” e “Viaggio a Pienza” attraverso i quali Riccardo Benucci racconta le emozioni e le sensazioni legate al viaggio. I versi di Straniamento della conchiglia risalgono al 2000, anno del Giubileo, e fanno riferimento al Cammino di Santiago che ha nella conchiglia il suo significato più profondo certificando un cammino realmente effettuato. Benucci rimase profondamente contrariato dal consumismo giubilare e da qui, quindi, la voglia di scrivere dei versi “in difesa” della conchiglia sottolineando l’importanza di vivere la fede in maniera intima e personale ovvero, come dice lui, “agiubilare”. I versi di Viaggio a Pienza, invece, ricordano il piacere e la spensieratezza di una gita fatta nel borgo valdorciano con alcuni amici uniti tra loro dalla passione per la letteratura e dal profondo legame con Mario Luzi. Insomma un’ottima guida per chi si prepara a partire per le vacanze che però non segnala percorsi, monumenti da visitare o strade da percorrere ma che insegna a “camminarsi dentro”, come dice lo stesso Benucci, per sentirsi, al rientro, arricchiti interiormente portando dentro di noi il ricordo di emozioni e particolari indimenticabili.

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