Amo, dunque sono. A Firenze presentazione della monografia di Monika Antes su Sibilla Aleramo

il 23/03/2010 - Redazione

Ammirata da Gorki, Zweig, Joyce; amata da Cardarelli, Papini, Boccioni, Boine, Quasimodo, Evola. Sibilla Aleramo è stata sicuramente una protagonista della letteratura italiana ed europea del novecento. A tracciarne un inedito ritratto Monika Antes che a lei ha dedicato il saggio “Amo, dunque sono. Sibilla Aleramo, pioniera del femminismo in Italia” (Mauro Pagliai), che sarà presentato giovedì 25 marzo alle ore 21 a Firenze, presso il San Salvi. La presentazione è organizzata in collaborazione con la compagnia teatrale Chille de la Balanza e prevede numerose performance con la partecipazione degli attori Claudio Ascoli e Chiara Macinai, del cantautore Massimiliano Larocca e della danzatrice Bianca Papafava.

La pubblicazione - In questa monografia l’autrice ricostruisce la figura di Sibilla Aleramo, al secolo Rina Faccio, come pioniera del femminismo in Italia, non tanto per il trasgressivo accento della sua esistenza (molti amori, l’abbandono del marito e del figlio o la combattiva contrapposizione di quanto fosse lecito alla moralità dei tempi e dei luoghi) quanto piuttosto per la sua letteratura di confessione, all’epoca rara e per una donna scrittrice quasi unica. Nella pubblicazione l’autrice, stella fissa per gli studi di italianistica in Germania, sceglie di tradurre comportamento e scrittura della Aleramo nell’espressione umana e letteraria dei desideri di molte donne del suo tempo di autonomia, indipendenza e respiro morale.

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