Ambrogio e Pietro Lorenzetti protagonisti al Santa Maria della Scala con una mostra dedicata

il 01/02/2011 - Redazione

Le opere di Ambrogio e Pietro Lorenzetti, maestri eccelsi della scuola pittorica senese a cavallo tra il 1200 e 1300, saranno al centro di un grande evento espositivo promosso dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi in programma nell’autunno del 2013.

Il programma - Prosegue così il calendario delle grandi mostre del Santa Maria della Scala, inaugurato nel 2003/2004 con “Duccio. Alle origini della pittura senese”, e proseguito attraverso l’allestimento ideato da Vittorio Sgarbi, “Arte, genio e follia” dei primi mesi del 2009, fino ad arrivare alla mostra del 2010 “Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento”, eventi capaci di essere protagonisti nel panorama espositivo italiano e di catalizzare l’attenzione di centinaia di migliaia di appassionati a livello nazionale ed internazionale.

L'organizzazione - Il passo iniziale del lungo cammino nell’organizzazione della mostra prevista nel 2013 è stato compiuto nei giorni scorsi con il varo del primo nucleo del comitato promotore composto da Comune di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Siena e Grosseto ed Università per gli Studi di Siena. La prima riunione organizzativa si è tenuta a Palazzo Comunale, sede dei famosi affreschi lorenzettiani del Buono e Cattivo Governo, ed ha visto la presenza del sindaco di Siena, Maurizio Cenni, dell’assessore Fabio Minuti, di Gabriele Borghini, del presidente della Fondazione Mps e di Vernice Progetti Culturali, Gabriello Mancini, dell’amministratore delegato di Vernice, Marco Gualtieri, con il membro del cda Gianni Tiberi, del soprintendente Mario Scalini e del preside della Facoltà di Lettere, Roberto Venuti.

L'esposizione - La mostra avrà il suo nucleo principale presso il Complesso museale del Santa Maria della Scala, ma si irraggerà su tutto il territorio senese e non solo, con itinerari che riuniranno anche quei capolavori per vari motivi non trasferibili. Le prime ipotesi operative sono già stata individuate e nella seconda metà di febbraio si svolgerà un nuovo incontro per definire il comitato scientifico di questo evento, che come quelli che lo hanno preceduto sarà motore di crescita economica e culturale per tutto il territorio.

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