Alla confluenza dei due mari, ai magazzini del Sale di Siena la mostra antologica di Ali Hassoun

il 24/02/2010 - Redazione

Un esplosione di colore, un cromatismo carico di significato in grado di catturare anche lo sguardo più distratto. Ali Hassoun riesce a dar vita alle forme e a renderle tangibili e nell’ammirare la sua mostra antologica Ai confini dei due mari – in esposizione a Siena, nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico fino al 10 marzo – sembra quasi che i soggetti abbiano una loro autonomia, emergano sfuggendo alla resistenza della tela.

La mostra – Curata da Martina Corgnati, l'esposizione antologica presenterà circa cinquanta opere pittoriche, anche di grande formato, realizzate a partire dagli anni dell'esperienza formativa di Siena fino alle opere più recenti elaborate nel suo studio di Milano, alcune delle quali ancora inedite e realizzate appositamente per l'allestimento senese. "Per Ali Hassoun - scrive Martina Corgnati nel testo in catalogo - l'arte del Rinascimento, la grande cultura di un passato illustre, la summa teologica del neoplatonico Michelangelo, il canone della bellezza posto e fissato in Italia nel Quattro e nel Cinquecento e poi adottato nell'Occidente, sono tutte forme di vera sorpresa, vero amore, anzi, vera riconoscenza. L'incontro che c'è stato, però, non è quello di un filologo con il suo materiale, ma quello di un artista portatore di forme altre, che porta tradizione occidentale e orientale a una convergenza fantasiosa ma spesso efficace e stimolante, propositiva di una nuova possibile articolazione del senso". Da qui il titolo "Alla confluenza dei due mari": nelle opere di Hassoun si fondono la tradizione pittorica occidentale e quella orientale; e la fusione è veicolata dall'incontro fra due culture, quella tradizionale e spirituale del misticismo islamico e quella dinamica ed evolutiva dell'Occidente.

Il pittore - Ali Hassoun, incaricato di dipingere il prossimo Palio di Provenzano, è nato a Sidone in Libano nel 1964 e nel 1982 si trasferisce a Siena. La sua fascinazione per la Toscana, oltre all'innato talento mostrato fin da giovane, lo spinge a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Firenze, città nella quale si laureerà anche in architettura. "A poco più di diciott'anni" dice Hassoun "mi sono ritrovato in un batter d'occhio a Siena. Il fascino della Toscana provocava nella mia immaginazione continui viaggi, ed i ricordi dell'infanzia libanese si sovrapponevano alla vista delle strade di Firenze o alle Crete senesi. Era come se mi trovassi sospeso al di fuori del tempo. Avevo accantonato la realtà del mio triste vissuto della guerra del Libano per immergermi in una storia nuova, cercando di assorbire ed imparare tutto ciò che riguardava questo paese, la sua lingua, la sua storia e cultura."

Info - Musei civici 0577-292226

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