Albrecht Dürer nell’arte italiana, il 29 maggio a Firenze il volume di Giovanni Maria Fara

il 28/05/2014 - Redazione

Albrecht Dürer come esempio per numerosi artisti, scienziati, eruditi che hanno osservato, letto, collezionato, copiato le sue opere. Parte da qui il volume “Albrecht Dürer nelle fonti italiane antiche (1508-1686)” a cura di Giovanni Maria Fara e edito da Olschki che sarà presentato a Firenze giovedì 29 maggio (ore 17 – Biblioteca degli uffizi). Oltre all’autore interverranno gli studiosi Filippo Camerota, Marzia Faietti, Massimiliano Rossi; introduce il direttore della Biblioteca Claudio di Benedetto.

Il volume - Guidando alla riscoperta di un’Italia che dialo¬gava intensamente con Albrecht Dürer, questo libro delinea in che modo sia stato anticamente conosciu¬to dagli intellettuali che nel tempo lo hanno considerato un modello per le loro creazioni. Il cuore del volume è costituito dal catalogo delle fonti italiane su Dürer, organizzato in ordine cronologico; questo ha reso possibile ricostruire l’immagine del Dürer teorico dell’arte e della scienza, incisore e pittore fra XVI e XVII secolo, con risultati che hanno in alcuni casi sostanzialmente mutato l’immagine corrente dei suoi rapporti con l’Italia. Il volume si chiude con il primo tentativo di censimento e analisi delle edizioni dei trattati di Dürer presenti nelle biblioteche italia¬ne, molti dei quali hanno antiche note di possesso, postille e disegni, qui precisamente rilevati e descritti.

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