L’Associazione culturale La Nottola di Minerva presenta l’ottava edizione della rassegna Felicità Metropolitane, nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2024 - iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze - nonché con il contributo della Città Metropolitana e la collaborazione di Tram di Firenze S.p.A. Appuntamento venerdì 30 agosto alle 19 all’Anconella Garden di Firenze (via di Villamagna, 39/D) con Tiziano Fratus che, in dialogo con Letizia Fuochi, parlerà di “Alberodonti d’Italia. Cento capolavori della natura” (Gribaudo) e “Agreste. Silvario in versi e radici” (Piano B).
Tiziano Fratus, già autore del Manuale del perfetto cercatore d’alberi, Alberi millenari d’Italia, I giganti silenziosi, Giona delle sequoie, L’Italia è un bosco e molti altri libri dedicati alla natura, ha nuovamente attraversato le regioni d’Italia per incontrare e documentare grandi alberi annosi segnati dal tempo, chiamati in questa occasione affettuosamente “alberodonti”.
Un libro dedicato agli “alberodonti”, grandi alberi d’Italia che portano inciso sulla corteccia il trascorrere del tempo. Un viaggio atipico intriso di poesia e avventura, natura e grandi sogni intarsiati in legno e foglie. «Gira il mondo alla ricerca degli alberi scrivendo libri meravigliosi.» Marino Sinibaldi, Fahrenheit, Rai Radio 3. «Fratus ama vagare per i boschi ascoltando piante e animali, concedendosi alla contemplazione, lasciando affondare lo spirito.» Carlo Grande, “Tuttolibri”. «Anche per Fratus, “Homo Radix Meditans in silvis” come per il Premio Nobel ligure, perdersi nel silenzio dei boschi è essenziale per “ritrovarsi”, connettersi cioè, grazie anche alla meditazione, al Tutto, in una dimensione della vita che ci fa sentire tutt’uno con alberi, animali, terra e cielo.» Premio Montale Fuori di Casa, sezione Ambiente.
E' un silvario in versi e radici, un inventario – nel senso di galleria, accumulo, raccolta ma anche fucìna d’invenzioni – di parole, nel quale realtà e immaginazione si nutrono l’una dell’altra, scambiandosi, incrociandosi, gemellandosi, rincorrendosi o ingannandosi. La matita del poeta si sospende ora in un sogno, ora tra le righe di un romanzo, nell’intimità di un uomo qualunque, nella corteccia di un albero o in un incauto tentativo di dialogo con un animale. Ma la domanda che sobilla le creature qui ritratte è sempre la stessa, declinata in vari modi: Chi o che cosa sei? Chi o che cosa puoi essere oggi? Come puoi vivere? Di che cosa puoi vivere? La scrittura di Tiziano Fratus, dettagliatamente legata ai grandi alberi e alla meditazione in natura, abbonda di campagne, boschi, fiori ed erbe, una ruralità che è ricerca di autenticità, ma che si infiltra anche nei palazzi delle periferie, nelle terre distanti, nei ricordi, nelle ipotesi, in tante distinte eventualità.
Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) abita in una casa di fronte al bosco. Buddista agreste e nomade editoriale, nel corso dell’ultimo quarto di secolo ha pellegrinato in foreste maestose, meditando nei tronchi cavi delle grandi sequoie californiane quanto dei castagni e degli ulivi monumentali, ha attraversato riserve naturali, parchi storici, orti botanici e coniato concetti quali
Homo Radix,
Silva itinerans e
Dendrosofia, dei quali ha scritto in reportage e articoli per quotidiani e periodici – fra gli altri “La Stampa”, “la Repubblica”, “il manifesto”, “Natural Style” e “La Verità” – e trattato in programmi radiofonici. In vent’anni di dedizione alla scrittura, Tiziano Fratus ha pubblicato oltre quaranta titoli, alcuni di poesia, altri di viaggio, due romanzi, storie, fotografie, saggi, una fiabelva, capitoli di un unico grande “silvario compreso tra la carta e la corteccia”. Tra i suoi libri si ricordano
Giona delle sequoie (Bompiani),
L’Italia è un bosco (Laterza),
Alberi millenari d’Italia (Gribaudo),
Ogni albero è un poeta (Mondadori),
Manuale del perfetto cercatore di alberi (Feltrinelli),
Il bosco è un mondo (Einaudi),
Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca),
I giganti silenziosi (Bompiani),
Sutra degli alberi (Piano B),
Il libro delle foreste scolpite (Laterza),
Poesie creaturali (LDN),
Il sussurro degli alberi (Ediciclo),
L’Italia è un giardino (Laterza),
Waldo Basilius (Pelledoca) e
Agreste (Piano B).La sua poesia è stata tradotta in undici lingue e pubblicata in venti paesi. È voce dei grandi alberi per il programma «Geo» di Rai 3 e per la serie di podcast «Radio Arbor – Gli alberi parlano». Il suo sito è Studiohomoradix.com. Per Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie –
Un quaderno di radici e
Vergine dei nidi, collana ZoomPoesia, il
Manuale del perfetto cercatore d’alberi nell’Universale Economica,
Alberi Millenari d’Italia e il nuovo illustrato
Manuale per giovani inventori di alberi e foreste per Gribaudo.
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